Liguria. Sul fronte pro-Sansa arrivano i primi commenti sulle reazioni alla candidatura del giornalista de Il Fatto Quotidiano, con diretto riferimento alle parole del governatore Toti, dando il via alle schermaglie da campagna elettorale.
Il presidente ligure ha riferito: “Condoglianze perché la sinistra, che in questa regione aveva una grande cultura, si è arresa a quella del Movimento 5 Stelle”.
“Se volevano un candidato agli antipodi della Liguria che vorrei vedere nei prossimi anni, complimenti, perché sono riusciti a scovarlo. È quella cultura peggiore rappresentata dai cinque stelle, dal Fatto quotidiano, fatta da un misto di moralismo, velleitarismo e manettarismo”.
“Penso che i dirigenti e i militanti della sinistra meritassero di più e di meglio, ma fatti loro – prosegue il governatore – si sono arresi alla cultura che vede in ogni cantiere non un luogo di lavoro e progresso ma un covo di ladri, in ogni negozio un evasore fiscale, in ogni pubblica amministrazione un luogo di concussione e di corruzione, che scambia gli ideali per immobilismo o peggio per un grigio appiattimento. Il contrario di quella che è la cultura del progresso, del lavoro che, pur non essendo stata la mia, è sempre stata rappresentata dalla sinistra”.
“Noi andiamo avanti, abbiamo un progetto e un disegno di Liguria che può rappresentare tutti, che va oltre i nostri confini. Lo abbiamo fatto per cinque anni, costruendo e condividendo, in un clima di dialogo” ha concluso Toti.
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“Sì, rappresentiamo orgogliosamente l’esatto opposto della Liguria di Toti” afferma il partito Democratico della Liguria.
“Siamo per un modello di sviluppo fondato su sicurezza sociale, contrasto delle disuguaglianze, economia verde, sanità pubblica, infrastrutture immediatamente realizzabili e utilizzabili, ferrovie di livello europeo per i pendolari: questo è solo parte di ciò che la coalizione che sostiene Ferruccio Sansa proporrà ai liguri”.
“Liguri che da 5 anni subiscono l’aumento della povertà, lo smantellamento della sanità pubblica, lo scempio ambientale, la fatica quotidiana sui treni dei pendolari, mentre il presidente si fa i selfie alle inaugurazioni di opere che tra l’altro sono state volute e realizzate dai governi di centrosinistra, tra scolmatori e piastre sanitarie”.
“Comunque le parole sono pietre, e in un Paese che ancora piange decine di migliaia di lutti le “condoglianze” andrebbero riservate a ben altro contesto. Le parole dicono molto di chi le pronuncia, così come certi comportamenti: come le passeggiate su un ponte usato come un’attrazione elettorale, in sfregio alla memoria delle vittime e alla sofferenza di un’intera città” conclude il Pd ligure.
“La reazione scomposta di Toti conferma il nervosismo scaturito dalla candidatura di Ferruccio Sansa alle prossime elezioni regionali in Liguria. Un presidente di Regione dovrebbe accogliere la sfida con un minimo di senso istituzionale, qualità di cui Toti evidentemente difetta. Del resto capiamo la preoccupazione: il suo mandato è stato un’emergenza continua, in cinque anni è successo di tutto. Addirittura la mareggiata del secolo, per non parlare di tanti altri problemi: un vero incubo. E anche la disoccupazione è schizzata alle stelle. Come fa a parlare di lavoro proprio lui?” dichiara il deputato genovese, Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Leu.
“La sinistra – aggiunge Pastorino – ha invece davvero la cultura del lavoro e dei diritti. È un fatto che emerge sia dall’attività sul territorio che sul piano nazionale. Chi denuncia ingiustizie opera secondo l’interesse dei cittadini, non certo perché porta avanti la cultura del sospetto” aggiunge.
“Sansa è il giusto interprete dei principi del lavoro, quello vero, quello sano, che denuncia cosa non funziona. Tutto questo fa paura a Toti? Dal suo nervosismo sembra proprio così. Per la Liguria è quindi arrivato il momento di voltare pagina. E dire basta ai disastri di questa destra” conclude Pastorino.