Finale Ligure. L’introduzione di un comma 11 all’art.1 dello Statuto comunale per il riconoscimento della definizione di antisemitismo sancita nel documento ufficiale 26 maggio 2016 dell’IHRA – International Holocaust Remembrance Alliance.
La richiesta era arrivata nei mesi scorsi dai gruppi consiliari di minoranza finalesi: “Il Comune si riconosce nella definizione di antisemitismo sancita nel documento ufficiale 26 maggio 2016 dell’IHRA – International Holocaust Remembrance Alliance – per cui l’antisemitismo è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio nei loro confronti. Le manifestazioni retoriche e fisiche di antisemitismo sono dirette verso le persone ebree o non ebree, i loro beni, le istituzioni delle comunità ebraiche e i loro luoghi di culto” avevano affermato congiuntamente i gruppi di minoranza “Le Persone al Centro”, “Finale in Movimento” e “PerFinale”.
Durante l’ultimo Consiglio comunale, l’ordine del giorno contente la proposta delle minoranze è passato con il solo voto contrario del consigliere comunale di minoranza Tiziana Cileto (Per Finale). La modifica allo Statuto, dopo alcuni emendamenti al testo richiesti dalla maggioranza finalese, è quindi realtà. Ed è, nello specifico, un primato italiano.
La Regione Liguria era stata la prima in Italia ad aver approvato tale definizione, mantenendo alta l’attenzione verso i costanti rigurgiti di antisemitismo, spesso accompagnati dall’assurdo negazionismo della tragedia dell’Olocausto, purtroppo confermata dal recente rapporto Eurispes, con un 15,6% degli italiani che nega la Shoah ed un’analoga percentuale che ritiene come l’Olocausto non possa aver interessato un così rilevante numero di vittime.
leggi anche

Antisemitismo nello statuto, l’Anpi di Finale bacchetta il Comune: “Confusione e troppe mancanze”
