Savona. “Come sempre, centro destra e centro sinistra sono deboli con i forti e forti con i deboli. I savonesi non dimenticheranno”. Così la sezione “Pietro Secchia” di Savona del Partito Comunista commenta la decisione del Comune di non applicare tagli alla Tari 2020.
Almeno per ora, le tariffe del 2020 saranno uguali a quelle del 2019 e non ci saranno riduzioni per aiutare le attività in difficoltà, nonostante l’emergenza Covid e le chiusure durante il lockdown. Una scelta che ha scatenato le proteste delle minoranze e ora quella del Partito Comunista.
“La tassa sulla spazzatura, caratterizzata da una progressività basata sull’Isee, viene appiattita dal comune in maniera uguale su tutti i cittadini savonesi. Chi guadagna 5mila euro all’anno pagherà uguale a chi ne guadagna 150mila. La pandemia e la crisi del Covid a quanto pare non valgono per le famiglie in disagio economico, i poveri devono pagare sempre, a prescindere dalla richiesta di esenzione”.
“Abbiamo parlato ieri della situazione dei commercianti, oggi dobbiamo constatare l’ennesimo accanimento contro una cittadinanza sempre più povera, senza lavoro, in cassa integrazione e disoccupazione. Dov’è l’autorevolezza di queste misure? Cosa dice il sindaco Caprioglio a riguardo?”
“Il Partito Comunista esiste per essere dalla parte delle famiglie, dei lavoratori e delle lavoratrici, dipendenti, autonomi e partite iva. Dalla parte di coloro che producono realmente la ricchezza del paese. La misura è colma e questo sistema economico non è più sostenibile”.
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