Savona. “Da oltre una settimana siamo entrati nella “fase 2” dell’emergenza per il Coronavirus ed è urgente iniziare a dare una risposta al bisogno di salute della popolazione dopo un lungo periodo di sospensione dalle attività ambulatoriali in ambito pubblico, tranne che per l’effettuazione di prestazioni urgenti”.
Inizia così la lettera del Consiglio direttivo e del presidente dell’Ordine dei Medici savonesi Luca Corti per chiedere la riapertura del servizio Cup.
“La cura delle patologie croniche non può più essere sospesa in nome del solo recupero delle visite sospese o per il timore del rischio d’infezione da coronavirus anche considerando tutti gli accorgimenti da tempo messi in atto per evitare i contagi nelle strutture territoriali ed ospedaliere e vista la netta riduzione dei casi positivi”.
“Oltretutto vi sono realtà territoriali in cui non vi sono tempi di attesa. Pur mantenendo le giuste attenzioni contro la diffusione del Covid19 è indispensabile la riattivazione dei Cup al fine di facilitare l’accesso dei pazienti alle cure, sollevando il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta o gli altri specialisti ospedalieri ed ambulatoriali, dal tortuoso onere di occuparsi della prenotazione telefonica o via email delle prestazioni sanitarie che comporta una notevole perdita di tempo che viene sottratto all’esercizio della professione medica”.
“La situazione attuale sta creando anche notevole disagio alla popolazione oltre che ai sanitari. Non riaprire i CUP e delegare il medico alle prenotazioni non risolve né il problema delle liste d’attesa né il rischio di contagio dei pazienti nelle strutture ambulatoriali ma certamente sottrae ai medici tempo utile da dedicare alla cura dei propri pazienti”.
“La riapertura dei CUP peraltro non produrrebbe nessun rischio effettuando le prenotazioni telefonicamente o distanziando le persone negli appositi centri di prenotazione, come del resto si fa in ambito sia negli uffici pubblici che negli esercizi commerciali. Inoltre sono da prendere in considerazione anche altre modalità di prenotazione da effettuare per via informatica o in altre sedi. L’emergenza CoVid-19 a nostro parere dev’essere occasione per sburocratizzare la sanità non per peggiorare una burocratizzazione che era già eccessiva anche prima dell’epidemia” conclude l’Ordine dei Medici savonesi.