Mioglia. “In questa stagione, durante lo sfalcio dei prati (fienagione), i cuccioli di animali selvatici, nascosti tra l’erba alta, corrono il serio rischio di essere uccisi o gravemente mutilati dalle lame; sono soprattutto giovanissimi daini, caprioli e leprotti ma anche starne, fagiani, pavoncelle e rettili”.
Parola della Protezione Animali savonese che deciso di lanciare un appello alla massima attenzione a contadini ed agricoltori “per evitare incidenti usando accortezze, che sicuramente sanno i professionisti ma, forse, non ancora qualche appassionato di giardinaggio”.
Esplicativo è il caso di Mioglia, dove, nei giorni scorsi, un cucciolo di capriolo (nella foto) è stato gravemente ferito da una falciatrice; il veterinario a cui è stato portato ha purtroppo dovuto tagliargli parte di una zampa poco sopra lo zoccolo.
“Il maggior pericolo, – hanno proseguito da Enpa, – è nei prati con una vegetazione fra i 30 e i 130 cm di altezza e la raccomandazione dell’Enpa è quella di eseguire un controllo il più possibile accurato prima di mettere in moto la falciatrice; gli specialisti consigliano di iniziare i lavori dal centro dell’appezzamento e procedere in modo centrifugo verso l’esterno, mentre modalità e strumenti idonei possono essere la ricerca con catene umane e cani o con droni e, per salvaguardare i volatili che nidificano tra l’erba, usare barre d’involo o sistemi acustici”.
“Se si trovano daini, caprioli o lepri è consigliabile interrompere i lavori e riprenderli più tardi, quando la madre sarà tornata a recuperare il piccolo; in nessun caso lo si dovrà toccare, raccogliere e portare via, pensandolo abbandonato, perché non è vero: la madre è infatti a pascolare (o fuggita per lo spavento) nelle vicinanze e sicuramente tornerà a cercarlo più tardi”.
“Particolarmente pericolosi sono infine i robot tagliaerba automatici, spesso silenziosi, attivati la notte nei giardini, per ricci ed altri animali, selvatici e domestici, con abitudini notturne”, hanno concluso dalla Protezione Animali savonese.