Dallo scorso fine settimana il Comune di Finale Ligure ha iniziato i controlli sugli arenili pubblici con il gruppo di Protezione Civile. “Questo importante supporto è finalizzato a garantire una vacanza sicura nella nostra città – è il primo commento del sindaco Ugo Frascherelli – Stiamo siglando una convenzione con la nostra Protezione Civile e un gruppo di volontari per garantire una presenza costante sulle nostre spiagge libere almeno nei weekend e nei giorni con più flusso turistico nel mese di agosto. L’intenzione è garantire un contingentamento agli ingressi e un controllo dei distanziamenti e delle regole antiCovid con cui conviviamo da tempo”.
In un primo momento l’amministrazione Frascherelli insieme ad altri Comuni della riviera aveva provato a siglare un contratto con una ditta privata per una capillare gestione, che però non ha portato ad una positiva conclusione. “Abbiamo cercato un accordo che però si è fermato per motivi economici e quindi con le risorse a nostra disposizione creiamo un controllo unicamente nei weekend e nella settimana di Ferragosto”, dice ancora il primo cittadino.
Finale Ligure ha un gran numero di spiagge libere: se si considerano gli ampi corridoi si arriva a circa 15 – 20 aree, di cui alcune molto ampie. La Giunta finalese, sulla base della delibera regionale di fine maggio, ha proposto agli stabilimenti balneari confinanti le spiagge libere una convenzione per la gestione (controllo, contingentamento e pulizia) delle stesse in cambio di una possibilità di noleggio attrezzature a prezzi calmierati, fermo restando la gratuità dell’ingresso.
“Nelle ultime settimane abbiamo parlato e discusso più volte con la categoria dei balneari, sempre molto collaborativa con l’amministrazione – spiega il vicesindaco e assessore comunale Andrea Guzzi – Per ora abbiamo siglato tre protocolli con altrettanti stabilimenti ma stiamo cercando di portare avanti altre iniziative di questo tipo per avere una maggiore copertura e un maggior controllo per garantire sicurezza a chi ambisce a Finale Ligure come meta turistica e ovviamente anche per i nostri residenti”.
“Abbiamo deciso di posizionare dieci servizi igienici provvisori in altrettante spiagge libere per offrire un servizio richiesto da tempo e per ragioni legate alla pandemia, che impongono maggiori attenzioni a questo aspetto e la volontà di non pesare sugli stabilimenti privati, che non possono farsi carico anche dei non clienti – conclude Guzzi – Faremo anche un’ordinanza per chiudere alcune fasce di arenile libero (i corridoi tra stabilimenti) per evitare assembramenti in aree piuttosto piccole dove in tempi ordinari si riversano un gran numero di utenti”.
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