Liguria. “A fronte dell’auspicata ripresa delle attività lavorative, dei flussi turistici verso la Liguria, stiamo purtroppo constatando la grave situazione della circolazione sulle vie di comunicazione che collegano la nostra regione, in particolare con Lombardia e Piemonte. All’eclatante criticità della rete autostradale si stanno riscontrando grossi problemi nei trasporti ferroviari e nel trasporto su gomma, che purtroppo temiamo possano aumentare nel corso delle prossime settimane”.
È quanto scrivono Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Comitato Pendolari Liguria, Comitato Utenti Trenitalia del Ponente, Federconsumatori, Genova Milano Newsletter e Lega Consumatori in una lettera aperta firmata unitariamente e indirizzata ai e parlamentari liguri, al Governo, alla Regione Liguria, al gruppo Ferrovie dello Stato e alle aziende liguri del trasporto pubblico locale.
“Cerchiamo di rappresentare in modo schematico quali sono i punti nevralgici e quali sono a nostro modesto avviso le possibili iniziative di remediation da adottare superando urgentemente l’inadeguata programmazione che ha coinvolto i diversi player della mobilità pubblica e privata in liguria”, spiegano le associazioni di categoria.
“Autostrade. Revisione immediata del piano dei lavori introducendo il parametro dell’impatto viabile e riprogrammazione per velocizzare la circolazione accessi gratuiti da tutti i caselli della Liguria.
Trasporto ferroviario. L’assalto ai convogli per e da le Riviere, soprattutto nel weekend 20-21 giugno e la forte ripresa del pendolarismo ha comportato: a) una totale inosservanza delle basiche norme di sicurezza anti Covid19; b) una pessima qualità delle condizioni di trasporto a causa degli accalcamenti inverosimili; c) il diffuso mancato acquisto di un titolo di viaggio anche a causa della mancata emissione dei biglietti da parte delle biglietterie: i soliti “furbi” hanno approfittato, peraltro, della pressoché totale mancanza di personale di controllo di Trenitalia; d) l’utilizzo di 6 convogli straordinari, oggettivamente necessari per consentire il rientro di migliaia di lombardi e di piemontesi dalle riviere, ha avuto pesanti ricadute la mattina di lunedì 22 giugno su treni come ben sapete utilizzati dai pendolari che devono raggiungere con tempistiche molto stringenti legate ai propri incarichi lavorativi, ne hanno subito una pesante ricaduta).
Riteniamo evidente in questo settore l’inadeguatezza nel predisporre con doverosa programmazione nuove misure di sicurezza sanitaria (mantenimento del solo obbligo della mascherina e ritorno della capienza al 100%), di prenotazione obbligatoria anche per il trasporto regionale, un numero adeguato di convogli e un numero maggiore anche di carrozze laddove possibile e soprattutto l’impiego di personale di controllo e di assistenza anche a terra per il massimo rispetto delle misure sanitarie e il contrasto del mancato acquisto dei biglietti.
Infine riteniamo assurdo che gli unici convogli straordinari siano pessimi regionali con materiale di 45 anni fa che danno immagine da quinto mondo alla Liguria. I treni straordinari devono essere FR a prezzo di mercato e devono essere introdotte linee speciali di Busitalia e degli altri gestori di linee di granturismo dalle città del nord per le riviere.
A questo proposito chiediamo con forza l’istituzione di Frecciarossa straordinari per la Liguria con queste modalità:
a) Il venerdi: 1 FR Milano-Spezia in partenza alle ore 18.25 da Milano Centrale con fermate a Pavia, S.Margherita Ligure, Rapallo, Chiavari, Sestri Levante, Monterosso, Riomaggiore.
b) il venerdì: 1 FR Milano-Ventimiglia in partenza alle 17.30 da Milano Centrale con fermate a Pavia, Arenzano, Varazze, Savona, Finale, Albenga, Alassio, Diano, Imperia, Taggia, Sanremo, Bordighera.
c) il sabato 1 FR Milano-Spezia in partenza alle ore 7.30 con fermate a Pavia, S.Margherita Ligure, Rapallo, Chiavari, Sestri Levante, Monterosso, Riomaggiore.
d) il sabato 1 FR Milano-Ventimiglia in partenza alle ore 7.35 con fermate a Pavia, Arenzano, Varazze, Savona, Finale, Albenga, Alassio, Diano, Imperia, Taggia, Sanremo, Bordighera.
e) la domenica: 2 FR Spezia-Milano in partenza dalla Spezia alle 17 e alle 18 con fermate a Riomaggiore, Monterosso, Sestri Levante, Chiavari, Rapallo, S.Margherita, Pavia.
f) la domenica 2 FR Ventimiglia-Milano in partenza alle 17 e alle 18 con fermate a Bordighera, Sanremo, Taggia, Diano, Imperia, Alassio, Albenga, Finale, Savona, Varazze, Arenzano e Pavia. L’implementazione di questi treni (utili e non inutili e dannosi come il 9710 e 9745 di cui ci auguriamo la soppressione definitiva) qualificherebbe la Regione che va coadiuvata nell’impegno economico da sussidi del MIT.
La chiusura della “Succursale” per circa 60 giorni da metà luglio a metà settembre avrà una ricaduta ulteriormente negativa sulla qualità e sulla puntualità dei trasporti ferroviari, questo è praticamente certo: e ciò varrà sia per i numerosi turisti che – come accaduto appunto in questo primo weekend estivo – vorranno raggiungere le nostre località balneari, sia per i pendolari.
Come nel caso di “Autostrade per l’Italia”, anche qui è biasimevole il fatto che nel lungo periodo del “lockdown” nel quali i flussi di viaggiatori erano sostanzialmente insignificanti, non si sia provveduto ad anticipare tali lavori. A questo punto, data la straordinarietà del momento che l’Italia (così molti altri Stati al mondo) sta vivendo, sarebbe più opportuno che la chiusura della “Succursale” venisse rinviata di 1 anno non essendo sopportabili 60 giorni estivi con autostrade e linea ferroviaria dimezzate.
Servizio informativo da parte del CRM. Assistiamo ad una oggettiva latitanza del servizio proveniente da crm.regionaleliguria@trenitalia.it. Ormai da febbraio non arriva più una mail che informi l’utenza sui treni circolanti, sulla chiusura di linee, sui ritardi e su guasti infrastrutturali.
Carta TuttoTreno. A tutt’oggi (25 giugno) non risulta ancora acquistabile on-line e nelle biglietterie automatiche presenti nelle stazioni.
Trasporto locale. Massimo coordinamento con il trasporto ferroviario per assicurare mezzi alternativi sulla media distanza, potenziamento della flotta anche con accordi con vettori privati (Flixbus, granturismo, etc.)”.
Le associazioni concludono chiedendo a Governo e Regione Liguria di “istituire subito un coordinamento permanente che assicuri adeguate risorse finanziare per i contratti di servizio ferroviario per il tpl e i rimborsi degli abbonamenti e la ridefinizione del piano lavori e di misure sanitarie più adeguate alla realtà del fatti con l’unico obbligo della mascherina a bordo di treni e bus”.