Savona. Per i primi di luglio è si attende un importante aggiornamento dell’accordo di programma che dovrebbe aprire le porte a nuove risorse per l’area di crisi complessa nel savonese. Oltre ai 12,5 mln di euro stanziati per 28 progetti industriali, dalla Regione Liguria sono in previsione altri 8 mln di euro. Una notizia positiva per il sostegno al processo di insediamento di nuove realtà produttive in provincia di Savona.
Lo ha sottolineato il direttore dell’Unione Industriali di Savona Alessandro Berta, a margine della presentazione della demolizione dell’ex carbondotto della centrale Tirreno Power a Vado Ligure che apre le porte al nuovo polo logistico del gruppo Vernazza nell’ambito della reindustrializzazione delle aree vadesi.
“C’è anche un segno visuale per la città di Vado Ligure, prima con la demolizione della ciminiera e ora con quella del carbondotto. La rinascita industriale delle aree di Tirreno Power si unisce, appunto, alla bella notizia di altri fondi per l’area di crisi complessa nel savonese, 8 mln di euro stabiliti dall’intesa tra Mise e Regione Liguria e che si aggiungono ai 12,5 mln di euro di Invitalia”.
Ai primi di luglio potrebbe già arrivare la firma: “Risorse davvero importanti per favorire nuovi investimenti delle imprese e dare occasioni di sviluppo e occupazione a questo territorio” conclude Berta.
Secondo quanto appreso, parte dei nuovi fondi saranno indirizzati alle Politiche Attive del Lavoro, con la previsione di iniziative dedicate anche alla formazione, indispensabile per reintegrare nel mercato del lavoro le maestranze che in questi anni di sofferenza industriale hanno perso il posto e che attendono una ricollocazione nelle realtà che si andranno ad insediare nel savonese.
E proprio per domani, infatti, si terrà un incontro in Regione con i sindacati sul tema della formazione. Si parlerà anche di queste nuove risorse e dei percorsi che dovranno essere messi in campo nei prossimi mesi.
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