Bergeggi. Consiglio comunale intenso quello tenutosi ieri: all’ordine del giorno l’approvazione del rendiconto 2019 ma soprattutto l’approvazione dei tributi 2020. Dopo diversi anni di blocco, con l’impossibilità per i Comuni di aumentare la pressione tributaria sui cittadini, quest’anno con la soppressione della TASI è stata data facoltà alle amministrazioni di rivedere le aliquote, prevedendo anche un aumento. Ipotesi scartata dal sindaco Roberto Arboscello e dalla sua amministrazione.
“Viviamo tutti un momento difficile con famiglie e imprese fortemente provate dall’emergenza. Nonostante ci fosse data facoltà di aumentare le aliquote Imu la scelta è stata quella di lasciarle invariate – spiega il primo cittadino – Certamente una scelta diversa avrebbe portato risorse fresche nelle casse comunali, cosa molto utile in un momento in cui i Comuni attraversano grandi difficoltà nel far quadrare il proprio bilancio”.
“Mancheranno numerose entrate quest’anno e i servizi vanno garantiti e pagati ma credo che questo problema non possa essere risolto semplicemente mettendo le mani nel portafoglio dei cittadini – afferma il sindaco – Se avremo problemi di bilancio vedremo come fare ma i miei cittadini e gli operatori vanno tutelati soprattutto nei momenti di difficoltà”.
Le buone intenzioni di sindaco e amministrazione comunale andranno però a scontrarsi con difficoltà oggettive. È notizia recente che a fronte di un mancato introito di circa 60mila € dovuto all’esenzione della prima rata IMU per le categorie D decisa dal Governo è arrivato un ristoro al Comune di circa 8mila €, cifra del tutto irrisoria rispetto alla minor entrata.
“I cComuni sono a rischio default, ormai la situazione è sotto gli occhi di tutti. Le risorse destinate a ristoro dei mancati introiti sono del tutto insufficienti. Questo è un grosso problema ma non possono essere i cittadini a risolverlo di tasca loro”, conclude Arboscello.