Valbormida. Mallare, Cengio, Bormida. Sono state queste le tappe del “tour per la Valbormida” effettuato questa mattina dal capogruppo regionale di Cambiamo Angelo Vaccarezza, accompagnato dal presidente della Provincia Pierangelo Olivieri e dal consigliere alla viabilità Luana Isella.
La comitiva è stata ospita dei sindaci Flavio Astiggiano, Francesco Dotta e Daniele Galliano ed ha visionato “lavori terminati, cantieri in corso, progetti futuri. Ho percorso diversi chilometri e ho visto una rete viaria su cui la mano pubblica è evidente, dove Comuni, Provincia e Regione non hanno smesso di operare nemmeno durante il confinamento. Lavori realizzati con risorse proprie di Comuni e Provincia, con fondi di protezione civile e Fondo Strategico Regionale”.
“L’amministrazione provinciale ha proseguito, durante il blocco del paese, il piano di riapertura delle 19 strade che erano state chiuse per il maltempo di novembre 2019. Mentre ieri la Liguria è rimasta totalmente paralizzata perché Autostrade ha iniziato dopo la fine del lockdown ad eseguire i lavori nelle gallerie. Ma chi è il genio che studia il calendario dei cantieri? A parte la chiusura del casello di Masone dovuta a interventi di manutenzione straordinaria poiché legati ad un evento imprevedibile, tutti quei lavori che avrebbero dovuto esser fatti quando il minor traffico dovuto alle restrizioni sanitarie ne avrebbe consentito lo svolgersi in maniera più rapida, perché sono iniziati ieri? Mi vengono in mente due termini: incapacità e mancata programmazione; la foto precisa dello stato in cui siamo può darla il ponte ad Albiano Magra crollato lo scorso 8 aprile, che è ancora lì, così come è venuto già”,
“Qui si salta dalle minacce di togliere le concessioni a far finta di nulla, ad aprire tutti i cantieri possibili in Liguria quando questi avrebbero potuto essere fatti nei cento giorni di autostrade semivuote. Non è che anche loro sposano la teoria del commissario Arcuri e reputano il liguri, oltre che cittadini, anche utenti di serie B? La Liguria vuole ripartire e vuole essere messa nelle condizioni di farlo da chi ha gli strumenti per consentirci di tornare alla normalità. Adesso basta”, conclude Vaccarezza.