Savona. “Questa emergenza sanitaria ha dimostrato, ancora una volta, il ruolo imprescindibile di una informazione primaria e certificata, capillarmente diffusa sul territorio nazionale. Per questo motivo esprimo sostegno ai giornalisti che, con il loro lavoro, garantiscono tale diritto all’informazione sancito dalla nostra Costituzione”.
Lo ha scritto il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio, che con queste parole ha preso posizione nella vertenza tra i giornalisti di Ansa, prima agenzia di stampa italiana e quinta al mondo, e gli editori proprietari che, a causa dell’emergenza Covid, hanno prospettato una serie di tagli ai compensi dei collaboratori.
La protesta è motivata dal fatto che, recita il comunicato del Cdr, “le misure avanzate comprometterebbero gravemente la capacità di assicurare un notiziario qualitativamente e quantitativamente adeguato alle esigenze del Paese in un momento in cui il ruolo dell’informazione è quanto mai essenziale. Un indebolimento che pare ancora più inconcepibile alla luce del riconoscimento della funzione che la politica tutta e le istituzioni hanno tributato all’Ansa in questa fase drammatica del Paese, nella quale il lavoro della redazione è stato unanimemente ritenuto indispensabile nella lotta alle fake news”.
Anche la Cgil ligure si è schierata a favore dell’agenzia: “Basta tagli al mondo dell’informazione – chiede il segretario generale di Cgil Liguria Federico Vesigna – In un momento in cui l’informazione è stata il collante sociale grazie al quale abbiamo potuto continuare a sentirci ‘comunità’ pur essendo lontani gli uni dagli altri, l’Ansa pensa di razionalizzare i costi partendo proprio dal personale. E’ necessario che l’azienda ritorni sui propri passi e riapra un confronto serio e costruttivo che tuteli i dipendenti e l’integrità aziendale”.
Fa eco il consigliere regionale Fabio Tosi: “”Non possiamo, soprattutto ora, rinunciare all’informazione imparziale e indipendente che da sempre viene garantito dai giornalisti dell’Ansa, vittime (ancora una volta) dell’incertezza retributiva e occupazionale. Un’incertezza causata dalla volontà dell’azienda ‘di raggiungere il pareggio dei conti scaricando – come si legge nel comunicato dell’assemblea dei giornalisti – i costi sui redattori e ancor peggio sui collaboratori e sui precari dell’agenzia’. A tutti i giornalisti della storica agenzia nazionale, in particolare agli ottimi giornalisti di Ansa Liguria e Genova che hanno sempre garantito il pluralismo dell’informazione, esprimiamo tutta la nostra solidarietà e auspichiamo che, come ha comunicato anche Giuseppe Conte nella conferenza di ieri, le annunciate misure del Decreto Rilancio a supporto anche dell’editoria possano contribuire a mitigare le perdite. Quando nel panorama giornalistico viene a mancare anche una sola voce, a perderci è sempre la collettività, che mai come ora ha bisogno di notizie imparziali e soprattutto verificate”.