Albenga. “Meglio di venerdì e di lunedì scorso, senza ombra di dubbio. Ma ancora non ci siamo in termini di assembramenti. Oggi incontrerò titolari e gestori dei locali del centro storico per concordare insieme nuove misure e capire il da farsi da ora in avanti”.
Parola del sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, uno dei Comuni del savonese finito nell’occhio del ciclone, nei giorni scorsi, per la presenza di assembramenti durante la movida serale, in particolare in centro storico, divenuto uno dei ritrovi preferiti dai giovani.
Il primo sabato sera post lock-down ad Albenga, stando alle parole del primo cittadino “non ha presentato particolari criticità ma, allo stesso tempo, ha comunque evidenziato ancora qualche problema di tipo gestionale del grande flusso di persone che si riversano nella città vecchia in orario notturno”.
Tra le soluzioni adottate, ad esempio, l’estensione dei dehors dei vari locali, che hanno trovato dimora, a cielo aperto, nella principali piazza del Centro Storico. Non sarà sfuggito ai più in particolare, l’allestimento di decine di tavolini e sedie in piazza IV Novembre, a pochi passi dalle Torri, ad opera de La Taberna del Foro e del Twenties Coktail Club, locali di piazza delle Erbe. Alla sera, con distanziamento sociale tra i tavoli, si trasformano in un dehors aggiuntivo, mentre di giorno tutto il materiale viene raggruppato (in foto) per ridurre l’occupazione degli spazi ed è a disposizione degli altri locali, a dimostrazione della grande coesione tra le attività.
“Ma non basta e non sono ancora soddisfatto, – ha aggiunto il primo cittadino ingauno. – Ieri sera erano presenti due pattuglie di polizia locale a presidiare, avanti e indietro, tutto il centro storico. La mia idea è proprio quella di dire ai locali: noi ci mettiamo la polizia e il presidio, ma a loro, che si sono dimostrati collaborativi, chiederò uno sforzo ulteriore”.
“Tra le idee, ad esempio, una possibile riduzione degli orari di apertura serale, ma si tratta solo di ipotesi, almeno al momento, che nella giornata odierna discuterò con loro e solo al termine decideremo il da farsi. Il messaggio è chiaro e non potrebbe essere altrimenti: uniamo le forze come amministrazione e attività per cercare di adottare nuove normative più soft per evitare l’eventuale adozione di misure drastiche nel caso la situazione non dovesse cambiare”, ha concluso il sindaco.