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Ripartenza, Balzola (Assoristobar): “Alassio volano del turismo. C’è entusiasmo e siamo pronti”

“Sicurezza al primo posto, ma ho visto tra i colleghi tanta voglia di lavorare e tornare a dare lavoro: encomiabili”

Balzola Alassio coronavirus

Alassio. Mattinata baciata dal sole e da temperature quasi estive quella odierna ad Alassio. Un’occasione per IVG.it di registrare la situazione e gli umori di baristi, ristoratori e commercianti della città del Muretto, a pochi giorni dall’allentamento delle norme che regolano la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. 

Pareri e reazioni differenti (qualcuno comprensibilmente non ha voluto parlare), ma le immagini del budello, di Borgo Barusso e del lungomare in centro nuovamente ravvivati da residenti e non parlano da sole. Una ripartenza ancora lenta, complice anche il mese e il blocco ancora in vigore tra le Regioni e l’estero che, nella speranza di tutti, potrebbero “cadere” a partire dal prossimo 3 giugno. 

Fino ad un mese fa nemmeno, la situazione sembrava compromessa, quasi in via definitiva, ma la nuova evoluzione dell’epidemia, unita al dialogo tra categorie, comuni, regione e Stato offre oggi un nuovo spaccato e la stagione estiva-turistica potrebbe davvero salvarsi.

Balzola Alassio coronavirus

Lo si evince anche dalle parole di Carlomaria Balzola, presidente dell’associazione Assoristobar, che ha fatto un punto in diretta con noi, senza nascondere l’entusiasmo e l’orgoglio nel vedere la propria città, fino ad una decina di giorni fa semi-deserta, iniziare a ripopolarsi. 

“Vogliamo ripartire, con attenzione e con grande criterio ovviamente, ma vogliamo farlo al più presto, – ha dichiarato ai microfoni di IVG.it. – Le norme vanno rispettate e non interpretate ed è l’unico modo per far sì che si torni alla normalità il prima possibile. Le aperture della attività ad Alassio, al momento, saranno attorno al 70%, ma durante il fine settimana speriamo in un ampliamento. Puntiamo ad avere un profilo attento, serio e rispettoso delle norme all’inverosimile. Se il nostro comportamento sarà virtuoso riusciremo presto a tornare ad avere una pseudo normalità”.

E la strada sembra essere quella giusta, in attesa, come detto, che si riaprano i confini tra le Regioni e non solo: “Per noi significherebbe riaprire le bombole di ossigeno, come si suol dire. Il nostro lavoro è basato su un turismo strettamente di prossimità: abbiamo piemontesi e lombardi, ma anche la zona della Francia è sempre stata molto battuta. Speriamo davvero che essendo tra le zone maggiormente colpite ci sia anche il rigoroso rispetto delle norme anche in quelle Regioni per tornare presto ad una normalità quantomai indispensabile: tante persone fanno fatica, alcune aziende hanno ridotto la forza lavoro e quindi c’è stata anche una ricaduta economica importante. Prima si riesce a ripartire con le dovute attenzioni, prima riusciremo a dare nuovo slancio al turismo ligure”. 

“Penso che Alassio sia sempre stata volano, apripista e rompighiaccio delle situazioni legate al turismo nella nostra Regione e vuole continuare ad esserlo. Per questo dobbiamo fare possibile e impossibile per ripartire quanto prima. Attenzione e disponibilità ci hanno sempre contraddistinto e le rimettiamo in campo, a maggior ragione in questo momento di difficoltà. Nei colleghi ho registrato tanto entusiasmo e tanto voglia di tornare a lavorare e a dare lavoro: lo trovo davvero encomiabile e ne sono orgoglioso”, ha concluso il presidente di Assoristobar.  

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