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Referendum Vado Gateway, la denuncia di Filt Cgil: “Grave violazione della democrazia sindacale”

"Nostri rappresentanti non hanno potuto accedere al seggio"

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Vado Ligure. “Purtroppo questa mattina ai rappresentanti della Filt Cgil componenti della commissione elettorale per il referendum sul contratto aziendale di Vado Gateway del 19 e 20 maggio è stato impedito di accedere al seggio perché l’azienda non li ha dotati dei relativi permessi di accesso”. A denunciarlo sono Laura Andrei, Marco Pietrasanta e Fabrizio Castellani, rispettivamente segretaria generale e segretario regionale di Filt Cgil Liguria e segretario generale di Filt Cgil Savona.

“La Filt Cgil, così come previsto dal testo unico sulla rappresentanza (siglato dalle confederazioni e da Confindustria il 14 gennaio 2014) aveva regolarmente comunicato i nominativi dei suoi membri ma, per dissidi sulla nomina della presidenza, gli stessi sono stati arbitrariamente esclusi dalla commissione da parte della Uiltrasporti di Savona. Le tensioni nascono da un accordo separato, proposto dall’azienda e siglato dalla sola Uiltrasporti. Filt Cgil e Fit Cisl hanno dato indicazione di votare no al referendum poiché l’accordo aziendale contiene pesanti deroghe al CCNL su orario di lavoro e flessibilità, rischiando di compromettere anche i livelli di sicurezza”.

“Viene così lesa la democrazia sui posti di lavoro, con il tentativo di fare approvare un accordo che genera dumping contrattuale, abbattendo tutele e diritti, rischiando di compromettere la sicurezza, in un terminal annunciato come il più avanzato tecnologicamente nel Mediterraneo, ma che si sta tristemente rivelando l’emblema della peggior tradizione delle relazioni industriali. Uiltrasporti e la società sembrano voler legittimare attraverso questo accordo quanto l’Autorità di Sistema Portuale il 15 maggio ha invece chiesto ai terminalisti di non derogare e rispettare: le norme sull’orario e sulle flessibilità definite dal CCNL”.

“Come Filt Cgil metteremo in campo tutte le azioni necessarie per il rispetto delle regole sulla democrazia sui posti di lavoro condivise unitariamente, per garantire il corretto svolgimento del referendum, valutando di ricorrere contro l’azienda per comportamento antisindacale e contro la Uiltrasporti presso i collegi previsti dal Testo Unico sulla rappresentanza”, concludono i sindacalisti.

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