Bergeggi. Amministrando un comune in cui le situazioni di bisogno, per fortuna, si contano sulle dita di una mano, avrebbe voluto fare qualcosa per aiutare i cittadini di altre località in cui invece i casi di difficoltà sono più numerosi. Ma la normativa gli ha legato le mani, nonostante le buone intenzioni. E’ successo a Bergeggi, il cui sindaco, Roberto Arboscello, ha tentato di mettere in atto un’interessante e lodevole iniziativa di solidarietà inter-comunale.
Come tutti gli altri Comuni italiani, anche Bergeggi si è trovato a beneficiare dei fondi resi disponibili dall’ordinanza numero 658 del capo del dipartimento di protezione civile per interventi in materia di “solidarietà alimentare”.
“Lo stanziamento – ricorda Arboscello – era calcolato in base al numero di residenti e in base al discostamento del reddito medio procapite locale dal reddito medio procapite nazionale. Come Comune, a noi sono stati assegnati seimila euro. A Bergeggi il reddito procapite è piuttosto alto. In situazioni di normalità, i nostri servizi sociali si trovano a gestire due o tre casi. Perciò sapevamo fin dall’inizio che le richieste di accesso a questi fondi sarebbero state piuttosto contenute”.
E così è stato: nelle due diverse “sessioni” di raccolta delle domande, gli uffici del Comune hanno raccolto in tutto meno di una decina di richieste ed hanno erogato in tutto circa duemila euro di risorse. Segno, questo, del fatto che “la crisi si è fatta sentire e che ha colpito prima di tutti liberi professionisti e categorie che all’improvviso si sono trovate senza possibilità di reddito”.
Esaurite le erogazioni delle risorse, avanzavano dunque circa quattromila euro. Che l’amministrazione Arboscello ha ritenuto opportuno non tenere “ferme” ma mettere a frutto per lo scopo per le quali erano state stanziate, cioè aiutare chi ha patito le conseguenze più negative dell’emergenza sanitaria.
“Ritengo che sia responsabilità di un amministratore ottimizzare al massimo le risorse – spiega ancora il sindaco – Molti altri Comuni del savonese hanno ricevuto numerose richieste di fondi, quindi abbiamo valutato l’opportunità di restituire il denaro ancora a disposizione al fondo nazionale da cui provenivano o, in alternativa, destinarli ad altri Enti locali che ne avessero più bisogno. Avevo già preso contatto con il sindaco di Vado Monica Giuliano, ma purtroppo non è stato possibile mettere in atto questa idea”.
La normativa, infatti, non concede all’amministrazione di “stornare” verso altri Comuni i fondi assegnati. La generosità del Comune di Bergeggi, dunque, si è dovuta scontrare con la rigidità burocratica.
“Purtroppo le norme non sempre vanno incontro alle volontà degli amministratori – conclude Arboscello – E’ un vero peccato. A questo punto tratterremo le risorse nelle nostre casse e, se sarà necessario, aiuteremo una seconda volta i nostri concittadini più bisognosi”.