Regione. “Indecenti, pericolose e dannose, al punto da pensare quasi che si sia trattato di uno scherzo, ma non è così”. È questo il pensiero della Fials (Federazione Autonomie Locali e Sanità), tradotta in una lettera inviata a Regione Liguria, ad Alisa e alle direzioni sanitarie Asl. Nel mirino, le mascherine che la stessa Alisa e la Protezione Civile avrebbero consegnato a diversi magazzini.
“Non è uno scherzo, – hanno tuonato da Fials. – E non è materia sulla quale si possa scherzare. Ci risulta che siano state consegnate ai magazzini alcune partite di mascherine, decisamente indecenti, pericolose e dannose”.
“Ci risulta che la fornitura provenga dalla Protezione civile e da Alisa ovvero da entrambe le istituzioni per le rispettive responsabilità. Ci chiediamo come sia possibile ordinare, pagare e accettare prodotti simili. Nessuno si rende conto che si sta giocando con la pelle dei lavoratori e degli utenti? E che nel caso del coronavirus il pericolo è mortale? Le immagini non hanno bisogno di commento. E non è la prima volta che arrivano dpi inadatti e pericolosi”.
“Stiamo ancora aspettando spiegazioni per le nostre precedenti segnalazioni (DPI ad uso non sanitario). Se queste mascherine venissero distribuite, sia ai lavoratori che ai pazienti vorrebbe dire che la Dirigenza di Alisa e del Servizio Sanitario ha passato il segno”.
“Chiediamo alle Direzioni interessate e ai Responsabili aziendali della sicurezza di attivare ogni utile controllo, bloccare la distribuzione di questi prodotti, attivare le opportune denunce alle autorità competenti”, hanno concluso da Fials.
