Savona. #oggisuonailsilenzio, #ilsilenziofarumore: questi gli hashtag che saranno protagonisti del flash mob in programma oggi pomeriggio alle ore 18 in piazza Sisto a Savona, organizzato dagli operatori del mondo della musica, dei locali, delle discoteche e delle sale da ballo, alle prese con paure e incertezze sul loro futuro a seguito dello stop imposto dall’emergenza coronavirus.
“È un qualcosa contro nessuno in particolare. Tra tutte le varie attività commerciali e di servizio, le sale da ballo in generale, non solo le discoteche, sono le uniche che non hanno avuto un accenno di linea guida. Ci hanno solo detto di tenere chiuso e basta. Noi vorremmo attirare l’attezione sulla nostra categoria, che è anche motivazionale per quanto riguarda il turismo” afferma Fabrizio Fasciolo, presidente regionale e membro della giunta nazionale del Silb (Sindacato Italiano Locali da Ballo).
“In altri luoghi d’Italia, come in Romagna e nel Salento, così come in provincia di Savona negli anni Ottanta e Novanta, il nostro settore è sempre stato considerato trainante per il turismo. Adesso stiamo vivendo un periodo assurdo, perché non ci dicono nulla. Tutto ciò ci crea problemi nei confronti di dipendenti, lavoratori e maestranze che si trovano in seria difficoltà. Inoltre, purtroppo, sui social e sui media appaiono fake news che parlano di chiusura dei locali fino a marzo 2021”.
“Al flash mob parteciperanno tutte le anime del nostro mondo. Dai disc-jockey agli orchestrali, dai dipendenti ai Pr, dai ragazzi della sicurezza ai door selector. Inoltre, quando ha iniziato a girare la voce, abbiamo ricevuto diverse adesioni anche da altre categorie” conclude.

Anche Ascom Savona, oltre a molte altre categorie, ha deciso di aderire: “Anche per i commercianti, cosi come per tutti i colleghi di altre categorie, il silenzio protagonista di questo flash mob è un simbolo – spiega Laura Filippi – Chiediamo, tutti insieme, che il Governo non ci lasci soli in un silenzio assordante, chiediamo di non rimanere abbandonati al nostro destino in questi momenti cosi difficili. Per questo abbiamo pensato che stare in silenzio sia comunque un modo per non farci dimenticare perché anche il silenzio fa rumore”.
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