Regione. Tamponi e test, Covid Hospital e squadre speciali richieste dal decreto dello scorso 9 marzo. È su queste temi, accompagnati da forti accuse, che il Pd ligure ha voluto “interrogare” il governatore di Regione Liguria Giovanni Toti.
Secondo quanto affermato dai “dem”, su nessuna delle tematiche in questione sarebbero stati adottati giusti provvedimenti e “così come la Liguria è arrivata impreparata alla Fase 1, rischia di arrivare impreparata anche alla Fase 2”.
“Condividiamo la lettera che i sindaci liguri hanno inviato al presidente Toti, allarmati dal permanere di alti casi di contagio da Covid 19 in Liguria, – hanno esordito dal Pd. – Chiedono meno ordinanze regionali e maggior coordinamento con le disposizioni del Governo nazionale, di non abbassare la guardia perché la situazione è ancora grave e di evitare ulteriori protagonismi regionali perché hanno già fatto abbastanza danni”.
“Rivolgiamo a Toti tre domande. Siamo pronti a effettuare i test e tamponi su tutti i cittadini che torneranno a lavorare nelle prossime settimane? Non ci risulta. Si stanno individuando le strutture ospedaliere da riservare ai pazienti Covid e quelle a cui destinare tutti gli altri pazienti? Non ci risulta”.
“Si sta rafforzando la sanità territoriale secondo i criteri richiesti dal decreto del 9 marzo, che prevede l’istituzione di una Gsat, una squadra speciale ogni 50 mila abitanti? Ne servono 14 solo sull’area metropolitana genovese. Ci risulta ce ne siano forse 6 e potrebbero arrivare a 10 la prossima settimana. Siamo ancora molto lontani dai parametri richiesti”.
“Purtroppo, contrariamente alla visione ottimistica diffusa da Toti, la Liguria è una delle regioni italiane più duramente colpite dal contagio. Ragione per cui è bene agire in piena sicurezza”, hanno concluso dal Pd.