Cairo Montenotte. “I lavoratori hanno sempre mantenuto un livello di professionalità e correttezza ineccepibile e anche in questo ultimo periodo sia chi era in smart working sia chi era chiamato al lavoro ha dato sempre la sua disponibilità, a volte anche oltre l’orario di lavoro se la situazione lo richiedeva. Noi crediamo che l’azienda debba avere maggiore rispetto delle organizzazioni sindacali e soprattutto dei lavoratori, quindi se nei prossimi giorni non riceveremo l’elenco dei lavoratori con con le adeguate correzioni inquadramentali saremmo obbligati ad intraprendere iniziative sindacali più efficaci per risolvere quanto prima la difficile trattativa”. E’ questa la sorta di “ultimatum” lanciata da Danilo Causa, segretario della Fit-Cisl di Savona e Imperia, a Ferrania Ecologia.
“Il 15 maggio dello scorso anno – ricorda Causa – Ferrania Ecologia (Gruppo Iren) ha acquisito l’attività di FGRiciclaggi, azienda tra le più importanti della Liguria per quanto riguarda raccolta e smaltimento rifiuti, umido e di differenziata in genere. A partire dal 1 aprile 2020 la Ferrania ecologia è stata incorporata da Iren Ambiente. In tutto questo periodo le organizzazioni sindacali hanno cercato di fare pressioni sull’azienda in modo da regolarizzare il passaggio dei lavoratori dall’attuale contratto del commercio /metalmeccanico a quello corretto di riferimento che deve essere il Ccnl igiene urbana utilitalia. Ciò forti anche del fatto che Iren aveva firmato, a livello nazionale, un accordo con Cgil, Cigl e Uil nel quale garantiva che, in caso di acquisizione di questo tipo di attività, il contratto sarebbe stato quello”.
“Sembrava ormai cosa acquisita e per questo avevamo chiesto di avere un elenco dei laboratori con i livelli di appartenenza corretti in merito a mansioni, qualifiche e professionalità. Finalmente alla metà di marzo è arrivata la proposta dell’azienda: in essa abbiamo riscontrato alcune anomalie, soprattutto nella parte operativa, di chi lavora negli impianti, e nella parte impiegatizia. Sembra che per velocizzare il tutto abbiano parificato quasi tutto il personale con lo stesso livello, come se non avessero neppure tenuto conto di quanto concordato . Ricordiamo che i lavoratori continuano a non timbrare nè in entrata nè in uscita, quindi a lavorare ancora con lo stesso sistema adottato dell’azienda precedente”.
“Da un’azienda di 9000 dipendenti, leader in Italia per quanto riguarda questo tipo di attività ci aspettavamo un altro tipo di comportamento o approccio nei confronti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori. Noi non tifiamo per nessuna azienda, il nostro compito è quello di far garantire un livello contrattuale normativo e retributivo nei confronti dei lavoratori. Tutto questo va fatto attraverso accordi sindacali e non solo attraverso verbali di conciliazione, come ci sta chiedendo da tempo l’azienda, o solo attraverso accordi che siano di loro gradimento”.
“In occasione dell’ultimo incontro ci eravamo presi tutti l’impegno di incontrarci entro la fine di aprile: l’azienda sarebbe dovuta andare a rimodulare e rivalutare i livelli, non corretti, di alcune lavoratrici e lavoratori. Stranamente verso la fine del mese Iren ci ha detto di non avere nessuna intenzione di ritoccare, correggere la proposta inviataci precedentemente: ci convocheranno nel mese di maggio per decidere quando andare a firmare i verbali individuali conciliativi per valutare se sarà il caso individualmente venendo meno quanto accordato in questi mesi”.