Il Comune di Spotorno, per sostenere i cittadini con maggiori difficoltà economiche in questo momento di grave emergenza sanitaria, ha messo a disposizione dei buoni spesa. I buoni spesa sono stati rivolti alle famiglie che hanno avuto una riduzione delle entrate a causa dell’emergenza Coronavirus con priorità per quei nuclei famigliari non già assegnatari di sostegno pubblico.
Al sostegno economico hanno fatto accesso i cittadini residenti nel comune di Spotorno tramite una autocertificazione attestante alcune informazioni socioeconomiche. Il modello di autocertificazione è stato pubblicato sul sito del Comune e reso disponibile in versione cartacea presso la sede della Croce Bianca. E’ stato quindi messo a disposizione un numero di telefono per assistenza alla compilazione.
I buoni spesa, calibrati per un periodo di due settimane, hanno un valore modulabile in base ai componenti del nucleo familiare: da un valore minimo di 100 € ad un valore massimo di 480 €. Sono spendibili per l’80% del loro valore presso uno dei quattro supermercati del territorio, la rimanenza della quota – 20% – è stata erogata sotto forma di buoni spesa del valore singolo di 5 €, spendibili presso gli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa di sostegno.
La consegna dei buoni spesa alle singole famiglie è avvenuta in sicurezza, con il prezioso operato dei volontari del gruppo del servizio spesa a casa – coordinati da Natalia Veirana di Coopearci: ogni busta chiusa conteneva, oltre i buoni spesa, le istruzioni per l’utilizzo dei buoni stessi.
Il bando dei buoni spesa nel suo complesso è stato proposto tre volte. Le prime due edizioni sono state ravvicinate per dare infatti possibilità a tutti i cittadini aventi diritto di poter usufruire del sostegno, in modo snello e rapido. Verso fine aprile l’amministrazione ha deciso di riproporre il bando, per accogliere ancora delle nuove richieste e per reiterare le istanze già presentate nelle prime due edizioni.
La prima erogazione dei buoni spesa è avvenuta il 6 aprile, l’ultima – per le nuove istanze giunte entro il 30 aprile – è stata il 5 maggio.
“In totale quindi sono state accolte 276 istanze per una erogazione totale di 56.000 € alle famiglie. Di questo totale, per trasparenza è giusto ricordare che una parte sono risorse che lo stato ha inviato ai Comuni (circa 20.000€), la rimanenza, ossia 36.000 € sono risorse del bilancio comunale che l’amministrazione ha indirizzato nel comparto sociale in aiuto alle famiglie” affermano dal Comune spotornese.
“Desideriamo ricordare i numerosi servizi che sono stati implementati – in brevissimo tempo – dal comune di Spotorno a favore dei cittadini per far fronte all’emergenza sanitaria, servizi realizzati in collaborazione con associazioni quali Croce Bianca, AIB, Il Melograno, Centro Ricreativo e tanti volontari coordinati questi ultimi da Natalia Veirana di Coopearci. Ringraziamo tutti per il prezioso e insostituibile supporto. I servizi realizzati sono: Spesa a casa e Consegna farmaci rivolti a cittadini privi di rete famigliare, Comuni. Chiamo quale canale diretto con il cittadino per richiesta informazioni, supporto psicologico e “telefono di compagnia” per un contatto quotidiano con i cittadini più soli e privi o poco pratici sull’utilizzo della rete. E’ stato implementato inoltre il servizio di Prestito librario e il Supporto per il cambio medico di famiglia, quest’ultimo realizzato con il supporto di Progetto Città. Inoltre è sempre stata e continua ad essere operativa la figura dell’assistente sociale che risponde al numero 335.7512234 dal lunedì al venerdì con orario 09.00 – 13.00 ed è disponibile all’ascolto e ad accogliere situazioni di disagio e fragilità”.
“Pertanto si invitano eventuali cittadini in situazioni di disagio, sia economico che relazionali, a prendere il primo contatto con l’assistente sociale al numero 335.7512234. Nessuno meglio della figura dell’assistente sociale saprà dare le giuste indicazioni su come muoversi nella rete dei servizi sociali. Si può ottenere un aiuto economico quando ci si trova in uno stato di bisogno o si vive in una particolare condizione di fragilità (come ad esempio la perdita del lavoro o cassa-integrazione, famiglie monoreddito, malattia grave o invalidità, anziani soli, famiglie numerose)”.
“Un ringraziamento particolare va infine ai nostri dipendenti comunali coinvolti che hanno saputo cogliere l’indirizzo dell’amministrazione trasformandolo in azione concreta in tempi rapidissimi ed implementando i servizi prima descritti” concludono dal Comune.