Albenga. “Domani comincia la fase 2, quella di prima, timida ripresa. Il mio appello, da operatore della sanità, è quella di non abbassare la guardia, di rispettare le regole di distanziamento, di usare tutti quanti la mascherina per essere tutti protetti, di non allentare la presa, insomma. Detto questo, chiedo ai vertici della Regione e dell’Asl di ripensare all’organizzazione ospedaliera del ponente savonese”. Così Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale ad Albenga e consigliere provinciale.
“La prima cosa da fare, a mio avviso, è riaprire il pronto soccorso di Albenga, molto ben organizzato è stato per molti giorni in grado di svolgere la funzione di filtro e ricevere in stanze separate e con percorsi separati tutti i pazienti, Covid e non Covid. La decisione di chiuderlo per accorpare tutto al Santa Corona, in un pronto soccorso vecchio e inadeguato a far fronte all’emergenza, ha avuto la conseguenza di portare all’interno dell’ospedale pietrese il Covid”.
“Il pronto soccorso di Albenga, con la sua conformazione e i percorsi separati, torni ad operare in sicurezza, rispettando il dettato della delibera di Alisa e del commissario straordinario che lo ha destinato agli accessi dedicati ai pazienti con sintomi sospetti, probabili o confermati Covid positivi che passerebbero per il 118. Sarebbe un modo per salvare vite. In questi mesi di paura, infatti, ho ricevuto numerose segnalazioni al riguardo di molti cittadini, affetti anche da patologie cardiache, che hanno esitato a ricorrere al pronto soccorso, con esiti a volte infausti, come risulta dai decessi non Covid registrati in queste settimane”.