Savona. “Gli sviluppi tecnologici non vanno demonizzati a prescindere. E’ bene interrogarsi sui loro effetti, sulla salute delle persone, ma con chiarezza e dando voce agli esperti”. A comunicarlo il gruppo consiliare del partito democratico savonese, in merito alla richiesta inviata ieri dal sindaco di Savona Ilaria Caprioglio ai ministri Speranza, Patuanelli e Costa, per ottenere chiarimenti sui possibili effetti “collaterali” causati dalle frequenze 5G sulla salute dei cittadini.
“Le preoccupazioni non vanno liquidate, ma affrontate con dati, approfondimenti e testimonianze autorevoli. Come troppo spesso capita nel nostro paese legittimi dibattiti su temi scientifici e tecnologici vengono inquinati da fake news che alimentano le paure senza che i cittadini possano avere un’informazione chiara, trasparente e indipendente – commentano dal PD savonese – Il risultato di tutto questo è spesso una discussione di parte, non basata sui fatti che limita il diffondersi della cultura scientifica, come invece accade in molti altri Paesi fin dai primi anni di età, capace di preparare ciascuno di noi alle innovazioni“.
“In questo periodo più che mai ci siamo resi conto di quanto sia stato importante avere a disposizione sistemi di comunicazione digitali veloci per continuare a far funzionare la scuola, le imprese, molti comparti della pubblica amministrazione – affermano dall’opposizione consiliare – Gli sviluppi tecnologici in tal senso non vanno quindi demonizzati a prescindere. E’ bene interrogarsi sui loro effetti sulla salute delle persone ma con chiarezza e dando voce agli esperti”.
“Questo perché dietro la parola sostenibilità (spesso abusata) c’è la cultura di saper tenere insieme sviluppo e ambiente, sviluppo e salute. Se un’amministrazione si pone il problema deve farsene carico, responsabilmente” riprendono e poi propongono: “Lavoriamo allora per portare a Savona un ciclo di incontri sul tema che possa diventare anche un metodo di informazione per i cittadini”.
“Il Festival della scienza 2020 (il cui concept quest’anno è “Onde”) o anche altre iniziative, potrebbero essere il luogo giusto, fisico o digitale, per questo ciclo di incontri” concludono dal PD savonese.