Italia. Sono ore febbrili, con incontri tra Governo e Regioni, Comuni e parti sindacali: sul tavolo la Fase 2, la ripartenza del Paese, o meglio la time-line che ne delineerà le linee guida.
“Autorizzare dalla metà di maggio prima l’apertura dei negozi al dettaglio, poi di bar e ristoranti: la volontà sarebbe di far riaprire i negozi dall’11 maggio e la ristorazione dal 18”. Sembra essere l’ipotesi più concreta emersa tra le tante formulate, con il Governo che avrebbe stilato una possibile time-line delle riaperture.
Questa, secondo quanto si evince da Ansa.it, prevedrebbe quindi lo stop prolungato, oltre il 4 maggio, “ma con la possibilità di eccezioni, come consentire la vendita da asporto per la ristorazione, che si aggiungerebbe alle consegne a domicilio, già permesse”.
Inoltre, saranno probabilmente permessi “gli spostamenti anche fuori dal proprio Comune e all’interno delle singole Regioni dal 4 maggio, lasciando però in vigore i limiti alla mobilità intra-regionale”.
Niente di deciso, va chiarito, ma questo sarebbe al momento l’orientamento prevalente.
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