Protesta

Su Instagram nasce “No Maturità 2020”. Studenti: “Inammissibile dover svolgere l’esame data la situazione”

“Molti di noi vivono momento drammatico. Problemi sia in presenza che online: ecco la nostra proposta”

Maturità Doria 2018

Italia. “Un esame serio è fattibile se anche l’anno scolastico è stato serio. Troppi studenti stanno vivendo momenti drammatici e facendo l’esame di maturità in presenza, ci obbligano ad esporci al virus, ma ci sono problemi anche online”.

Sono questi, in sintesi, i principi e concetti che hanno portato, a livello nazionale, alla nascita del gruppo Instagram “No maturità 2020”, che conta già oltre 17mila followers ed è formato in gran parte da studenti contrari allo svolgimento dell’esame di maturità 2020 durante l’emergenza Coronavirus.

A scrivere alla redazione di IVG, una ragazza savonese, che ha spiegato: “Parlo a nome di tutto il gruppo. La pagina è nata con lo scopo di portare alla luce i problemi emersi dagli esami di maturità di quest’anno e chiede la loro sospensione, perchè troviamo inammissibile doverli svolgere data la situazione corrente”. 

“Molti studenti stanno vivendo un momento drammatico, nel vero senso della parola: c’è chi ha perso i propri cari, chi si è ammalato, chi non ha avuto modo di seguire le lezioni online o chi non riesce a studiare come si deve. Tutti noi abbiamo dovuto affrontare, in un modo o nell’altro, non poche difficoltà. Facendo l’esame in presenza, ci obbligano ad esporci al virus, visto che si creerebbe una situazione di assembramento di più di sette persone in una singola stanza”.

“Questo non è paragonabile (come alcuni dicono) al rischio a cui ci esponiamo quando andiamo a fare la spesa al supermercato, che comunque è una cosa volontaria e che poi alcuni comuni hanno contrastato mettendo a disposizione la pubblica assistenza per portare la spesa a domicilio”. 

“Per un eventuale esame online, invece, a parte l’impossibilità di alcuni studenti (che non posseggono computer o internet) di connettersi, servirebbe una piattaforma unica e ministeriale per validare l’esame online e non c’è il tempo materiale per organizzarla e, comunque, non reggerebbe l’affluenza delle connessioni di tutta Italia, come già non le reggono quelle per le videolezioni”. 

“Questa quarantena e questo virus hanno avuto grosse conseguenze anche dal punto di vista psicologico, che è molto importante, ma sembra non essere minimamente preso in considerazione da chi di dovere”.

“Il nostro scopo è semplicemente quello di ottenere un diploma legalmente valido, basato sulla media dei voti degli ultimi tre anni scolastici. Quindi a voi, stiamo chiedendo supporto e aiuto. Noi ragazzi siamo totalmente delusi dalle mosse di questo governo, e soprattutto dal fatto che nessuno al governo, stia ascoltando noi ragazzi. Siamo stati dimenticati”.

“Sulla questione è intervenuto anche GianLuigi Nuzzi nella diretta dell’altro ieri con noi su Instagram. Ne seguirà un’altra martedì prossimo. Siamo in tantissimi a manifestare il disagio creato dalla situazione e lo stress è alle stelle. Tanti altri Paesi hanno deciso, vista l’emergenza, di annullare gli esami ed è quello che chiediamo anche noi”.

“Un esame serio è fattibile se anche l’anno scolastico è stato serio. Da casa, ripeto, non tutti hanno la possibilità di frequentare lezioni online e di essere in grado di studiare le cose da soli senza la spiegazione di un docente. Stiamo cercando di arrivare a più persone possibili, di esporre il nostro pensiero riguardo la situazione e di far valere le nostre idee. Vogliamo che il governo ci ascolti”, ha concluso a nome del gruppo “No maturità 2020”.

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