Il caso

Mascherine obbligatorie a Savona, è polemica. Rete L’Abuso diffida il sindaco: “Le fornisca a tutti entro 12 ore”

L'accusa: "E' troppo presto, non tutti hanno le mascherine"

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Savona. “Mascherine obbligatorie? No, grazie”. Accanto ai savonesi che questa mattina hanno accolto con favore l’ordinanza con cui da ieri il sindaco Ilaria Caprioglio impone l’utilizzo delle mascherine all’interno dei luoghi chiusi (negozi, uffici pubblici, poste, banche e mezzi pubblici), ci sono anche altri cittadini che invece la contestano.

Sotto accusa, più che l’ordinanza in sé, i tempi: molti, infatti, non hanno ancora ricevuto nella cassetta della posta le mascherine inviate dalla Regione. E fino a pochi giorni fa era molto complicato trovarne nei negozi. La contestazione, quindi, è quella di aver reso già operativa un’ordinanza che, di fatto, alcuni savonesi ancora non possono rispettare.

Tra i più critici Francesco Zanardi, presidente della sezione Human Rights Connect di Rete L’Abuso (l’associazione che combatte la pedofilia nella Chiesa), che questa mattina ha inviato al Comune una “diffida ad adempiere e messa in mora” proprio contro l’ordinanza di Caprioglio.

L’associazione “diffida il sindaco di Savona affinché nell’immediato, massimo 12 ore dal ricevimento della presente, fornisca alla popolazione savonese – alla quale attualmente, a seguito dell’ordinanza, viene di fatto negato il diritto di accede ai più basilari servizi di prima necessità – tutti gli strumenti imposti nell’ordinanza N° 19 del 15/04/2020, affinché, la popolazione stessa non sia istigata e costretta per la sua stessa sopravvivenza, alla violazione delle norme in atto”.

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