Savona. “Chiedo che sia fatta chiarezza e che vengano rese note le motivazioni che hanno escluso il San Martino, e quindi la Liguria, dalla sperimentazione del Remdesivir oppure, in assenza di reali e valide motivazioni, che la Liguria venga riammessa alla sperimentazione del Remdesivir”. E’ questa la richiesta che arriva da Simona Saccone, consigliere comunale di Fdi a Savona, e che è contenuta in una petizione indirizzata al presidente della Repubblica, al presidente del Senato, al presidente della Camera, al presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro della salute.
“Il farmaco Remdesivir è già stato utilizzato presso il policlinico San Martino di Genova già dal 7 marzo scorso, come ufficializzato dalla struttura stessa, ed ha dato buoni risultati sui pazienti trattati: di fatti il primo caso di guarigione fu il 19 marzo scorso. I liguri non comprendono, quindi, come mai se prima era consentito l’utilizzo di questo farmaco, dopo averne appurato la validità, il policlinico San Martino sia stato escluso dalla lista dei centri che lo possano utilizzare per uso compassionevole”.
“La Liguria è una regione con un rapporto popolazione/decessi per Covid-19 molto alto, questo è dovuto a molteplici fattori non ultimo l’anzianità media della popolazione la quale si è vista togliere contemporaneamente uno dei farmaci ritenuto tra i più efficaci e la speranza per molti pazienti e per le loro famiglie e affetti. Tutto questo senza una motivazione di pubblico dominio”.
“Come consigliere comunale eletta, ma ancora di più come cittadina e come ligure ritengo che la cittadinanza abbia il diritto di sapere cosa sia accaduto e cosa veramente abbia portato a negare a Genova e, quindi alla Liguria intera, una tale possibilità di cura”.