Attesa

Coronavirus, l’assessore regionale Mai (Lega): “Dal Governo ancora zero euro per il florovivaismo”

"In Liguria le perdite salgono di giorno in giorno, per ora una stima tra i 200 e i 250 milioni di euro per 4 mila aziende"

Florovivaismo Rb Plant

Regione. “Dopo tante promesse, ancora non si vede un euro destinato al florovivaismo. Il governo ha stralciato l’emendamento delle Lega per destinare un fondo ad hoc da 1,1 miliardi di euro al comparto nel dl Cura e anche nel Dl Liquidità ancora non c’è un chiaro riferimento a prestiti a fondo perduto per le aziende”. A parlare, in una nota, è l’assessore della Lega all’Agricoltura di Regione Liguria Stefano Mai.

“In Liguria – spiega l’assessore regionale – le perdite salgono di giorno in giorno, per ora una stima tra i 200 e i 250 milioni di euro per 4 mila aziende. Dopo aver chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza del comparto ligure, martedì, nel nuovo incontro che avrò con il ministro Bellanova, insieme ai colleghi delle altre Regioni, riporterò sul tavolo le istanze di questo settore che non può essere dimenticato”.

“Il pressing di Regione Liguria, insieme ad altre amministrazioni, ha portato un primo, piccolo ma importante, risultato: l’ultimo dpcm del presidente del Consiglio ha finalmente recepito le nostre istanze sulla silvicoltura, ma ancora latita una decisione chiara sull’attività dei giardinieri e della manutenzione e cura, in forma non professionale, degli orti, che proprio in questa stagione andrebbero in semina” conclude Mai.

Sulla stessa linea d’onda anche il capogruppo in commissione Agricoltura alla Camera, il deputato leghista Lorenzo Viviani: “I settori economici primari del Paese sono stati totalmente dimenticati dal governo. Le imprese continuano a pagare i propri dipendenti, senza poter accedere agli ammortizzatori sociali, perché oltre a non fermarsi l’agricoltura, le piante e gli animali hanno bisogno di continuità nel loro accudimento. Nonostante appelli, incontri e lettere ancora, decreto dopo decreto, non si vede un euro per la liquidità delle imprese della pesca e agricoltura. In Liguria, la floricoltura è in ginocchio, i viticoltori hanno molto prodotto invenduto, dopo il crollo della domanda per la chiusura dei ristoranti, e la vendemmia si avvicina, senza alcuna certezza per il futuro. Anche i nostri pescatori sono senza scialuppe di salvataggio: molte marinerie continuano ad andare per mare, nonostante il pescato abbia subito un deprezzamento per la scarsa richiesta sul mercato, ma non si hanno certezze neppure per i pagamenti arretrati dei ristori per i fermi obbligatori degli anni passati, che rappresenterebbero, oggi più che mai, un’indispensabile iniezione di liquidità”.

“Il ministro Bellanova non ha preso in considerazione nessuna delle nostre proposte, frutto delle richieste delle categorie, non ha aumentato di un euro le risorse, totalmente insufficienti, per agricoltura e pesca, anzi ha ampliato ancora la potenziale platea dei beneficiari, riducendo a pochi spiccioli i fondi alle nostre imprese. Non c’è un euro a fondo perduto: la strada intrapresa da questo governo è quella dell’indebitamento delle aziende e della chiusura di migliaia di piccoli produttori e marinerie” conclude Viviani.

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