Liguria. “Torniamo gradualmente e con grande attenzione a vivere. Oggi abbiamo elaborato un Decreto coerente con quello del Presidente del Consiglio ma che tiene conto delle tipicità del nostro territorio. Da domani in Liguria autorizzeremo: giardinaggio, sia a scopo professionale che personale, e coltivazione di piccoli terreni; manutenzione straordinaria e allestimento delle attività balneari e dei piccoli chioschi; attività dei cantieri nautici propedeutici alla consegna delle imbarcazioni già allestite; piccoli lavori di edilizia, sia privata che pubblica; controlli alle imbarcazioni da parte delle darsene. Un piccolo primo passo che però richiede ancora più responsabilità e attenzione da parte di tutti. Solo usando la testa e il buonsenso potremo piano piano tornare alla normalità”. Così il governatore Giovanni Toti, sul decreto di Regione Liguria che, inviato ai Prefetti, è entrato in vigore alla mezzanotte, in quanto collegato al Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
“In particolare – prosegue Toti – potranno tornare al lavoro i giardinieri e tutti coloro che hanno cura dei nostri parchi e giardini, pubblici e privati, includendo la possibilità di effettuare le manutenzioni di campi da calcio o da golf. La salvaguardia del nostro patrimonio paesaggistico passa attraverso la salvaguardia dell’ambiente e riteniamo quindi di autorizzare alcune tipologie di lavori, svolti da piccole squadre di professionisti o individualmente. Allo stesso modo, i proprietari di frutteti, orti o un piccoli allevamenti di animali da cortile potranno recarvisi per la cura di piante e animali”.
In relazione al comparto balneare “sono autorizzate – afferma Toti – da parte dei proprietari o titolari delle concessioni demaniali le attività, isolate e non a contatto con il pubblico, di manutenzione ordinaria e allestimento degli stabilimenti o chioschi: si tratta di un punto fondamentale in una regione come la Liguria che ha nel settore balneare un’asse strategico per il turismo e quindi per l’economia”. Inoltre, in coerenza con il Dpcm, che autorizza alcune piccole attività artigiane, “riteniamo di autorizzare gli interventi di edilizia pubblica e privata rientranti nel Dpr380/2001. Per il resto – prosegue il governatore – in Liguria non si sono mai fermate e rimangono autorizzate tutte le opere pubbliche e i grandi cantieri legati al dissesto idrogeologico o alla messa in sicurezza del territorio”.
Per quanto riguarda i cantieri e specificamente il comparto della nautica “autorizziamo la consegna di natanti che siano già allestiti – sottolinea il presidente della Regione – con le correlate attività di collaudo propedeutiche alla consegna: questo consente di sbloccare decine di migliaia di euro di introiti per un comparto che è vitale e strategico per la Liguria e per tutto il Paese. Allo stesso modo, consentiamo alle Darsene di poter intervenire con le manutenzioni ordinarie di pontili o banchine”.
“Il fatto che autorizziamo queste specifiche attività – prosegue Toti – comporta un’attenzione ancora maggiore nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, nel rispetto delle regole sulle distanze di sicurezza e sulla profilassi, come il lavaggio delle mani, con una maggiore responsabilità da parte di tutti. La riapertura di queste attività, ben individuate, interessa un numero molto limitato di cittadini: per tutti gli altri è indispensabile continuare a rispettare rigorosamente le regole, rimanendo in casa”.
“Da oggi – aggiunge il governatore – inizieremo a lavorare insieme a Prefetture, Alisa, categorie economiche e sindacati per individuare regole e buone prassi che potranno essere adottate mano a mano che riapriranno anche le altre attività, per evitare il propagarsi del contagio e tutelare lavoratori e cittadini”.
Per quanto riguarda la situazione legata all’emergenza coronavirus, il presidente Toti ha sottolineato che “stando ai numeri, il trend dell’epidemia si conferma in calo: è un dato positivo, direttamente correlato al fatto che il comportamento dei liguri sta dimostrandosi molto coerente con le norme, molto diligente e di questo ringraziamo tutti. Il piano di controlli straordinari di Pasqua e Pasquetta ha assolto alla sua funzione deterrente, le sanzioni sono state di bassa entità mentre la maggior parte delle persone è rimasta a casa e questo spero che comporterà dati positivi anche in futuro. Questo sarà determinante anche per il piano di parziale riapertura della Liguria e del Paese, a partire dal dpcm nazionale che, prorogando il lockdown fino al 4 maggio, consente tuttavia la ripresa di alcune specifiche attività”, conclude Toti.
Vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale
La vicepresidente ha espresso “cordoglio per la scomparsa di un dipendente di una Rsa di Genova e vicinanza a tutti coloro che sono impegnati in prima linea. Anche ieri e oggi sono proseguite le attività legate ai tamponi nelle Rsa, e in quasi tutte le Asl è all’opera il team di supporto coordinato da Alisa (prof. Palummeri) che ha proseguito il lavoro di accompagnamento nell’attuazione delle indicazioni fornite a livello nazionale e locale, anche in relazione al monitoraggio dell’arrivo dei dispositivi di protezione individuale all’interno delle strutture. Grazie alla Protezione civile è stato garantito il supporto di 13 medici e 5 infermieri destinati alle nostre Rsa e nei prossimi giorni dovrebbe arrivare ulteriore personale dell’Esercito. Per quanto riguarda i tamponi – ha aggiunto Viale – una parte dell’importante donazione alla Direzione Scientifica dell’Ospedale Policlinico San Martino è stata utilizzata per l’acquisto di un’apparecchiatura che consentirà di effettuarne fino a mille al giorno, ovviamente sempre sotto uno stretto controllo medico-scientifico.
Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro “domani – ha aggiunto l’assessore Viale – attiveremo un percorso sperimentale con l’istituzione in Alisa di un gruppo di lavoro per lo sviluppo di un modello fondato sulle migliori pratiche, a partire da quelle legate alla ricostruzione del ponte sul Polcevera. Il nostro impegno è perciò finalizzato anche ad accompagnare il percorso della ripresa, ascoltando il grido di dolore delle piccole e medie imprese del nostro territorio che, quando finalmente potranno riaprire, dovranno farlo in assoluta sicurezza”.
Assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone
L’assessore Giampedrone ha ricordato che “i 2 milioni di mascherine chirurgiche arrivate oggi a Genova (insieme a 102mila ffp2) si aggiungono ai 3 milioni arrivati nei giorni scorsi, completando così l’acquisto di Regione Liguria di complessivi 5 milioni di mascherine chirurgiche. La distribuzione di mascherine chirurgiche ai cittadini continuerà fino al 27 aprile, anche attraverso farmacie ed edicole. Questo non risolve tutti i problemi ma si tratta di un segnale che ritenevamo doveroso dare da parte delle Istituzioni. Le mascherine ffp2 rispondono invece alle esigenze della sanità e anche di una parte di attività produttive, oltre all’approvvigionamento dei servizi essenziali dei Comuni”.



