Liguria. “Nei porti abbiamo bisogno al più presto, Presidente Conte, della presenza degli utenti finali della filiera nautica, senza i quali se si protrae il blocco per altri 10 giorni, la sopravvivenza stessa del comparto verrebbe ulteriormente messa a rischio. Riguardo agli spostamenti tra regioni ho il dovere di chiedere una deroga alla bozza delle disposizioni del prossimo DPCM in quanto abbiamo alcune migliaia di diportisti che risiedono fuori regione rispetto al luogo di ormeggio delle imbarcazioni”.
L’appello al premier arriva ancora una volta dal presidente di Assonautica Italiana Alfredo Malcarne, dopo averlo ringraziato per le misure adottate finora in ambito nautico, ampiamente apprezzate dai 13.000 iscritti e dai 60.000 simpatizzanti delle 50 sezioni di Assonautica Italiana. Tra loro diportisti, operatori della piccola e media impresa e operatori professionali dell’indotto che occupa complessivamente 178.000 persone.
I gestori dei porti, dove attualmente si trovano oltre 500.000 imbarcazioni, hanno potuto continuare le necessarie attività di controllo e manutenzione grazie all’inserimento dei codici Ateco specifici del settore, come richiesto da Assonautica Italiana, nei 2 DPCM e nel DM MIT sulle restrizioni Covid. Per far fronte alle migliaia di richieste di supporto e di aiuto, per lo più dal segmento professionale, che arrivavano all’associazione, sono stati quindi aperti da Assonautica lo Sportello Legale e lo Sportello di Supporto Psicologico fruibili da tutta l’ utenza nautica gratuitamente.
“Chiediamo di autorizzare – scrive il presidente Malcarne – al pari delle altre attività “isolanti” molto utili alle persone per tornare a vivere, lo svolgimento in forma amatoriale di attività artigianali concernenti la piccola nautica, nella generale ottica di tutela della salute pubblica e nel pieno rispetto di quanto previsto dai citati Decreti volti al contenimento del contagio da Covid-19, in modo tale da consentire ai proprietari di imbarcazioni, ovvero ai diportisti in genere, ma anche ai pescatori e ai subacquei, di poter raggiungere i porti turistici, i cantieri di rimessaggio invernale e le proprie imbarcazioni per controllarne lo stato di conservazione ed effettuare piccoli lavori di manutenzione, per la preparazione delle stesse essendo oramai superata la data di apertura della stagione nautica”.