La soluzione

Aziende agricole e agriturismi, consentita la consegna a domicilio di frutta, verdura e pasti pronti

L'assessore Mai: "Potrà essere effettuata anche in Comuni differenti da quello di residenza"

stefano mai
Foto d'archivio

Genova. Per le aziende agricole e gli agriturismi è consentita la consegna domiciliare di frutta e verdura e dei pasti pronti. Ad annunciare questa nuova opportunità è l’assessore regionale all’agricoltura, Stefano Mai (nella foto).

“Le aziende agricole che effettuano la vendita diretta possono consegnare frutta e verdura a domicilio. Così anche per gli agriturismi è possibile consegnare i pasti pronti – spiega l’assessore Mai -. Va chiarito bene che questa opportunità è possibile senza alcuna ulteriore notifica sanitaria. Sarà sufficiente il rispetto delle norme igienico-sanitarie di Alisa e delle istruzioni operative diffuse da Regione Liguria”.

“In questi giorni in cui l’intera filiera agroalimentare deve fronteggiare una forte contrazione dei consumi – prosegue -, questa soluzione rappresenta un aiuto concreto per le nostre imprese. Le associazioni di categoria e numerose aziende si sono già organizzate per garantire questo servizio ai cittadini. Si tratta di una soluzione che consentirà di contribuire al contenimento della diffusione del virus Covid-19”.

“La consegna potrà essere effettuata anche in Comuni differenti da quello di residenza – spiega Mai -, l’importante è che siano assicurate le condizioni igienico-sanitarie e il mantenimento della catena del freddo per i prodotti che la richiedono”.

“Devono essere garantite le seguenti condizioni: l’utilizzo di sacchetti o borse termici per alimenti o, in alternativa, contenitori termici coibentati a uso alimentare, in cui sistemare il prodotto e che devono essere igienizzati; l’aggiunta, nel contenitore, di ghiaccio o, in alternativa, di cariche del ghiaccio per il trasporto refrigerato; viaggi e spostamenti di durata non superiore alle 2 ore; il possesso del Documento di Trasporto; il costante rispetto della distanza di almeno un metro fra le persone” conclude l’assessore.