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Panda raid 2020: solo il Coronavirus ferma i rallisti savonesi

Il COVID-19 ferma anche i rallisti savonesi: il sogno savonese del panda rally 2020 infranto per decisione dell'organizzazione

panda raid

Savona. Il  Panda raid 2020 non vedrà alla partenza equipaggi italiani. Così ha deciso l’organizzazione, con grande dispiacere  dai savonesi Davide Baiardi e Michele Minetto, già pronti a partire.

La gara partirà in Spagna, ad Almeria, e proseguirà in Marocco, verso Marrakesh. Le oltre cinquanta Panda con bandiera italiana, però, non potranno prendere il via. Il motivo, ancora una volta, è il temuto Coronavirus, la cui diffusione ha spinto gli organizzatori spagnoli a porre un bando sui partecipanti italiani.

La vicenda, tuttavia, è complessa, perché in un primo momento non sembrava obbligatorio per i team italiani rinunciare, ma solo opzionale. L’organizzazione aveva infatti scritto ai partecipanti: “A causa delle notizie ricevute nelle ultime ore sulla crisi sanitaria del coronavirus in Italia, sulla possibile chiusura dei confini e sulla preoccupazione di diverse team italiani, l’organizzazione Panda Raid è obbligata a rilasciare la seguente dichiarazione.
Il governo del Marocco, attraverso il Ministero del Turismo, ci informa che attualmente non possono confermare la chiusura dei loro confini ai team italiani, a causa delle attuali circostanze del coronavirus in Italia, ecco perché continuiamo a lavorare con tutte le informazioni che abbiamo e tutte le informazioni della nostra organizzazione che ci arrivano dai diversi dipartimenti, sia mediche che logistiche, che sono costantemente in contatto con le autorità marocchine, ma che in questo momento ci costringono a prendere la decisione che per quei team italiani che volontariamente richiedono non partecipare a Panda Raid, sarà effettuato il rimborso completo della registrazione (o conservarlo per l’edizione Panda Raid 2021). Questo ritiro volontario deve essere comunicato prima il 27 febbraio, attraverso questa stessa mail.
Se arriverà la situazione per le dogana marocchine di bloccare l’accesso definitivo delle squadre italiane, tutti i team che non hanno richiesto il ritiro volontario non potranno richiedere l’importo pagato per la registrazione, poiché l’organizzazione Panda Raid non può garantire 100% che il governo marocchino consenta l’accesso a i team italiane.
Il team organizzativo di Panda Raid sta lavorando con grande sforzo per affrontare la situazione che ci accade.
Questa decisione non è facile per noi, ma al momento non possiamo offrire un’altra soluzione“.

Il team savonese si è quindi attivato per poter partecipare, verificando le diverse possibilità anche attraverso la Farnesina: “tutte le fonti riportavano semplicemente i controlli previsti dalla stragrande maggioranza di paesi in questo momento storico, ma assolutamente nessun blocco alla frontiera“. Poi la sorpresa: “Venerdì ci hanno contattato gli organizzatori della gara intimandoci di restarcene a casa”.

Nonostante la delusione, Michele Minetto e compagni non si sono arresi: “Per non sprecare un anno di preparazione e volendo comunque partire per un’esperienza indimenticabile anche quest’anno abbiamo deciso di anticipare un progetto che tenevamo in considerazione per il prossimo anno: la Sahara Racing Cup in Tunisia. Una gara molto più dura a causa del terreno prevalentemente sabbioso, la vera croce per chi come noi gareggia su un 4×2, ma con paesaggi altrettanto spettacolari. Infatti tra i vari luoghi che andremo a toccare c’è anche il famoso set della fattoria di Luke Skywalker su Tatooine in Guerre Stellari. La gara avrà luogo dal 29 marzo al 5 aprile”. L’impresa sarà possibile anche grazie agli sponsoer: Picassogomme, Palestra polifunzionale Naos, L’autoricambio, MSquare computer, Urban climb Savona, Ormisis e Parent project.