Liguria. Sanzioni più dure per chi viola le norme del Governo per contenere la diffusione del coronavirus. Sono quelle approvate oggi dal consiglio dei ministri e annunciate dal premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di questa sera.
Conte ha ribadito che chi viola le regole potrà incorrere in una multa da 400 a 3mila euro. Il Premier ha anche smentito la proroga, fino al 31 luglio, dello stato di “emergenza” decretato dai Dpcm emessi nelle scorse settimane.
“Con i dpcm abbiamo uno strumento flessibile che è ormai noto a tutti e ci consente di dosare le misure di contenimento e mitigazione del rischio in funzione della diffusione del contagio. Oggi applichiamo un decreto legge, che introduce sanzioni più dure per chi viola le norme anti contagio da Coronavirus e uniforma il quadro normativo”, ha spiegato il Premier.
“Con questo decreto legge saranno regolamentati in modo più puntuale i rapporti tra questa attività del Governo e il Parlamento: prevediamo, ad esempio, che ogni decreto o iniziativa adottata venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io vada a riferire periodicamente, ogni 15 giorni, sulle misure adottate, al Parlamento. Questo in modo da consentire che anche il Parlamento possa seguire ed essere edotto continuamente sulle misure adottate e sugli strumenti di restrizione posti in essere dal Governo per contenere l’emergenza”.
“Inoltre, serve anche a regolamentare in modo lineare i rapporti tra gli interventi del Governo, autorità centrale della Stato, e le Regioni. Lasciamo che i presidenti di Regioni e Province autonome possano adottare anche provvedimenti e misure restrittive anche maggiormente severe, ma ovviamente rimane la funzione di coordinamento e omogeneità garantita su tutto il territorio nazionale dal Governo”.
“Infine, a livello sanzionatorio, abbiamo introdotto una nuova multa, che va da un minimo di 400 ad un massimo di 3mila euro e che va a sostituire la contravvenzione precedentemente prevista”.
“Da questa mattina, purtroppo, ancora una volta assisto alla indebita diffusione di una bozza di questo decreto legge. Ma si tratta di una versione già superata: per tutta la mattinata abbiamo lavorato senza sosta, poi in Consiglio dei Ministri abbiamo apportato numerose modifiche. Non tenete da conto quella bozza di stamani. La discussione e il dibattito che si è generato era relativo al fatto che l’emergenza potesse essere prorogata fino al 31 luglio 2020”.
“Nulla di vero, assolutamente no. Quando abbiamo adottato il primo provvedimento abbiamo deliberato lo stato di emergenza nazionale un attimo dopo e ci siamo dati uno ‘spazio’ di 6 mesi. Ma questo non significa che le misure restrittive in vigore saranno prorogate fino al 31 luglio 2020. Quello è lo spazio dell’emergenza, ma noi siamo pronti in qualsiasi momento ad allentare la morsa delle misure restrittive e, nel caso, superarle. Siamo ben fiduciosi che prima della scadenza si possa davvero tornare alle nostre abitudini di vita. Non alle abitudini ordinarie, ma a migliori abitudini di vita”.
In sostanza, le misure anti contagio potranno essere reiterate fino al 31 luglio 2020, ma solo perché quello è lo spazio consentito dallo stato di emergenza (6 mesi) dichiarato il 31 gennaio.
“Sono veramente soddisfatto e orgoglioso della reazione che tutti gli italiani stanno ponendo in essere nel rispettare la prescrizioni e le indicazioni che abbiamo fornito. Le Forze dell’ordine stanno facendo un’attenta e costante verifica. E tutto questo ci deve rendere orgogliosi. Se tutti rispettano le regole mettono in sicurezza se stessi e i propri cari, ma anche tutta la comunità nazionale”, ha concluso il Presidente del Consiglio.