Andora. Ieri (4 marzo), il primo decesso di un “ligure” con Coronavirus, un uomo di 72 anni, residente ad Andora, morto all’ospedale San Paolo di Savona e risultato positivo, post mortem, al tampone.
E oggi, a distanza di circa 24 ore dalla notizia, attraverso una diretta Facebook, il sindaco di Andora Mauro Demichelis ha voluto tranquillizzare cittadini e ospiti della città, spiegando anche nel dettaglio tutte le misure di prevenzione già messe in atto da Comune e Asl.
“Da ieri sera il nostro Comune è in stretto contatto con Asl, che sta tracciando tutti i contatti avuti dal nostro concittadino, risultato, dopo il decesso, positivo al Coronavirus”, ha spiegato il primo cittadino.
“Le autorità sanitarie stanno lavorando anche per capire come la persona sia stata contagiata. L’Asl sta individuando le persone che hanno avuto contatti anche minimi con lui e chiede al Comune di adottare le ordinanze di isolamento sanitario obbligatorio. Già questa mattina ne ho firmate alcune: le persone in questione rimangono nei loro alloggi, ma non le lasciamo sole”.
“Abbiamo già avviato svariati servizi a loro dedicati affinché non abbiamo necessità di chiedere aiuto a terzi. Potranno avere la spesa a casa ,con generi di prima necessità, e i farmaci. Abbiamo attivato anche un servizio di rifiuti ad hoc per queste persone”.
“Vorrei sottolineare due cose: attualmente, da tutte le note ricevute in questi giorni dall’Asl, sul territorio andorese non risulta alcun caso di persone positive al Coronavirus. La seconda è che Andora sta dimostrando grande umanità e solidarietà. Per questo sono grato a tutte le persone che, avuta la notizia del decesso da parte dei famigliari, si sono attivate subito per dare all’Asl informazione utili a ricostruire la catena dei contatti. Un’azione dal grande valore etico, volta a scongiurare il diffondersi del contagio”.
“Sono le prime ore e dobbiamo vedere come si svolgerà la situazione, ma l’Asl lavora senza sosta e ha la nostra massima collaborazione”, ha concluso il sindaco.