Savona. Un vertice alla presenza di tutte le associazioni e categorie turistiche: è quello che si è svolto oggi pomeriggio in Prefettura a Savona sull’emergenza coronavirus, con al centro l’applicazione delle direttive nazionali e regionali sulle misure sanitarie e preventive da mettere in atto, oltre che per l’azione di controllo sulle persone arrivate nel savonese dalla zona rossa.
Dunque in primis la salute dei cittadini, con albergatori e imprenditori del turismo pronti a fare la loro parte per contenere i contagi e fermare la diffusione dell’epidemia: massima collaborazione e disponibilità sui controlli scattati già dalle 14 di oggi per segnalare turisti, ospiti o proprietari di seconde case che sono arrivati dalle aree a rischio. Naturalmente stop ad altri arrivi.
Una riunione di carattere informativo e divulgativo su tutto il pacchetto di provvedimenti in essere: per il turismo savonese la necessità di contribuire a mettere fine a questa emergenza e ritornare alla normalità prima possibile.
Ma non solo norme, regole e ispezioni di carattere sanitario: gli effetti del coronavirus per la ricettività savonese rappresentano un colpo durissimo e forse senza precedenti, arrivato proprio all’inizio della stagione.
“Alcuni stanno valutando se chiudere e riaprire a fine emergenza (se ci sarà una fine…)” afferma con preoccupazione il presidente provinciale UPA Angelo Berlangieri. “E’ chiaro che il senso di responsabilità deve prevalere e quindi anche noi albergatori siamo in prima linea in questa drammatica emergenza”.
“E’ naturale che con le disdette e le cancellazioni a cascata aprire e andare avanti è impossibile… E il rischio di una chiusura totale o quasi è reale. Altri invece hanno il problema opposto di dover restare per forza aperti con ospiti che non possono rientrare, davvero un contesto complesso e intricato dal quale però dobbiamo reagire e uscire, assieme e stando uniti come territorio” aggiunge.
“Al Prefetto abbiamo ribadito la necessità assoluta di avere misure di aiuto e sostegno al turismo, alle imprese e la cassa in deroga per i lavoratori. Al dramma non possiamo aggiungere una tragedia…”.
“Siamo in attesa delle risorse e dei provvedimenti dettagliati che verranno presi dal Governo, in seguito faremo le opportune valutazioni” conclude Berlangieri.
“Allo stato attuale, dopo che il Governo ha adottato un primo stanziamento di 7,5 miliardi di euro, tra mercoledì 11 e giovedì 12 marzo dovrebbe essere emanato un Decreto Legge (DL) per le misure a sostegno delle imprese e delle famiglie – sottolineano ancora gli albergatori savonesi -. Le nostre proposte per il DL di adozione di prime azioni urgenti di sostegno per le imprese ricettive sono:
· Sospensione dei pagamenti di tasse e tributi incluse quelli locali, dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi(INAIL) almeno fino alla fine di ottobre con rateizzazione successiva almeno semestrale· Sospensione delle rate dei mutui bancari
· Cassa integrazione in deroga per tutte le imprese ricettive(anche quelle con un solo dipendente) estesa anche agli stagionali(per le sole strutture ricettive della provincia di Savona abbiamo chiesto per i primi mesi della crisi una provvista di 4 milioni di € per la Cassa Integrazione in Deroga)
· Attivazione di un Fondo di Garanzia per le PMI e di altri strumenti per agevolare l’accesso al credito per far fronte alle crisi di liquidità delle imprese
· Ristoro del danno economico subito sia emergente, disdette, che futuro, mancate prenotazioni.
Non appena il DL sarà approvato, sulla base dei suoi contenuti ci attiveremo immediatamente con la Regione e con tutti i sindaci della nostra provincia per attuare e implementare le misure urgenti di sostegno e per lavorare da subito (adesso e non dopo!) alla predisposizione di una campagna di comunicazione e promozione da lanciare non appena si attenuerà l’emergenza coronavirus” si legge in un comunicato diffuso dall’UPA – Unione Provinciale Albergatori.