Savona. Non solo scuole chiuse, ma tutta una serie di restrizioni, anche pesanti, in tutta la provincia e per tutta la settimana. E’ quanto prevede il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, firmato oggi pomeriggio, che ha inserito il territorio savonese nella cosiddetta “zona gialla”, ossia i territori (Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, le province di Pesaro e Urbino) considerati più critici dopo i 10 Comuni lombardi e quello veneto inseriti nella “zona rossa”.
Il documento prevede, in tutta la provincia di Savona fino all’8 marzo, le seguenti misure di contenimento:
a) sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento di eventi, competizioni o allenamenti all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse. Vietate le trasferte ai tifosi residenti in provincia di Savona.
b) sospensione di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche o cerimonie religiose.
c) l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone e permettere la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
d) sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività di formazione superiore (incluse le università e le istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica), di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani. Unica eccezione i corsi per i medici in formazione specialistica o specifica in medicina generale, nonché dei tirocinanti.
e) musei e altri istituti e luoghi della cultura potranno aprire a condizione che assicurino modalità di fruizione contingentata, evitando assembramenti e garantendo la distanza minima di un metro tra le persone.
f) i concorsi pubblici sono sospesi (ad esclusione di quelli telematici o basati solo su curriculum, oppure per personale sanitario).
g) bar e ristoranti potranno espletare i servizi a condizione di servire solo clienti con il posto a sedere e gli avventori possano restare a un metro di distanza.
h) limitato l’accesso dei visitatori alle aree di degenza e nelle Rsa.
i) sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico.
Oltre a ciò, saranno operative una serie di misure “minori” in atto in tutta Italia, come l’affissione di misure di prevenzione o la presenza di soluzioni disinfettanti per le mani negli edifici pubblici e nei locali aperti al pubblico.
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