Liguria. “Nessuno del governo regionale che si faccia domande, che cerchi di cambiare qualcosa nelle procedure e nelle cure”. E’ ciò che stupisce Carla Nattero, coordinatrice regionale di SI Liguria.
“Mi pare che sia stata sottovalutata la situazione tragica della Liguria che negli ultimi cinque giorni è stata inferiore solo alla Lombardia come tasso di mortalità – nota – Ha una diminuzione del contagio tra le più basse, ha focolai in tutte le case di riposo in cui gli ospiti stanno morendo a decine. So bene che è una situazione delicata, non posseggo ovviamente tutte le informazioni a disposizione delle istituzioni”.
Secondo Nattero, la mancanza di una “spinta” al cambiamento “vale per la prevenzione, in primo luogo. Il numero delle mascherine è ancora insufficiente per chi è impegnato sul campo nei servizi indispensabili. La questione importantissima dei tamponi il governo Toti la affronta in maniera approssimata e affidandola colpevolmente in parte ai privati. Se dovessi giudicare da quelli che sono stati fatti a Imperia i numeri sono molto più bassi di quelli che dicono. Moltiplicare il numero dei tamponi invece è fondamentale per tentare almeno di tenere sotto controllo la diffusione del virus. Attualmente non li fanno sistematicamente nemmeno ai sanitari e nelle case di riposo”.
“L’ altro aspetto importante è la medicina territoriale. Nelle regioni dove ci sono meno morti rispetto ai contagiati, i malati non sono completamente abbandonati a casa. È in atto qualche tipo di controllo e di cura che permette di portarli al pronto soccorso in condizioni non troppo gravi. Di ciò in regione Liguria non si parla, si fa fronte tra il muscolare e il mediatico solo al qui e ora. Temo che ciò continuerà a produrre cattivi risultati per noi liguri”.