Provincia. “Solo quando accadono sciagure come quella che stiamo vivendo ci accorgiamo della straordinaria capacità da parte del sistema sanità e sicurezza di affrontare e risolvere i problemi. Sanità e sicurezza sono comparti sui quali spesso si chiede di investire, ammodernare e implementare”. Ne è convinto Roberto Frumento, segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia.
“In tempi di ‘quiete’, i sindacati sono a evidenziare carenze talvolta importanti, ma quando si è chiamati ad agire nell’interesse della comunità, ecco che sparisce tutto compresa la fatica, lo scoramento e anche la rabbia: tutti concentrati a dare il massimo. Comparti fatti di uomini e donne che spesso subiscono polemiche e critiche, talvolta costruttive e molto spesso invece fini a se stesse, ma che hanno continuato a lavorare, in silenzio”.
“Oggi, le forze di polizia sono a dimostrare una volta di più tutto l’impegno contro una minaccia tanto concreta quando subdola ed invisibile: siamo al fianco di medici e infermieri, ci siamo per tranquillizzare le persone spaventate e preoccupate dalla minaccia del virus, e non abbassiamo la guardia verso la criminalità. Siamo un paese che si basa sul mutuo soccorso, lo abbiamo sempre fatto: le pubbliche assistenze sono fatte anche di giovani che rispondono a centinaia di chiamate con gli occhi preoccupati, di chi, a vent’anni si trova a fronteggiare qualcosa di enorme e sconosciuto con una mascherina ed un paio di guanti: ma ci sono sempre anche loro”.
“E a loro, medici, infermieri e forze di polizia, oggi vada il nostro sostegno, il nostro incoraggiamento, uomini e donne che con spirito di servizio passione ed altruismo non guardano più a turni e ore, ma s’impegnano fino all’esaurimento delle loro risorse, oltre la fatica fisica e mentale. Questo è il momento di dimostrare senso civico e responsabilità, non è una sfida a chi è più furbo: Restiamo a casa. Aiutiamoli questi professionisti: nelle corsie degli ospedali, su un’ambulanza, su un autoscala, su una volante o gazzella, aiutiamoli ascoltando le loro richieste. Restiamo a casa”.