Cairo Montenotte. Psicosi, ansia, disagi: anche in Val Bormida si fanno sentire gli effetti emotivi che il coronavirus sta creando in tutta Italia. Questa mattina un episodio spiacevole si è registrato a Cairo Salute, dove sono stati allestiti quattro gazebo al di fuori della struttura per ospitare le lunghe code dei pazienti, in fila per le prenotazioni, le ricette o le visite dai medici di base e specialisti.
A farne le spese un’impiegata del centro e una volontaria, che sono state assalite verbalmente e strattonate da chi era in fila e voleva a tutti i costi entrare. Come è stato disposto, nella sala d’aspetto non possono esserci più di tre persone contemporaneamente, ed è per questo che fuori si stanno formando code interminabili. È stato disposto un servizio di triage telefonico, ossia chiamando lo 019/505491 si può avere un appuntamento con il medico senza dover aspettare fuori, mentre per accedere al Cup basta munirsi di un biglietto con il numero dal dispenser all’entrata. Ma non tutti ne sono a conoscenza.
Il sindaco Paolo Lambertini ha chiesto alla Polizia locale di effettuare un paio di controlli al giorno, per monitorare la situazione pur trattandosi di struttura privata, così come al gruppo di Protezione civile in campo già da ieri per montare le tende.
Anche a Cairo quindi sale la tensione, soprattutto per i disagi che questa emergenza sanitaria sta creando. Ad esempio alcuni sportelli bancari hanno deciso di chiudere al pubblico al pomeriggio, e al mattino si aspetta il proprio turno davanti alla filiale.
Quello di Cairo Salute è il secondo episodio che riguarda la città valbormidese in cui è servito l’intervento delle forze dell’ordine. Già la scorsa settimana, infatti, davanti ad un supermercato di via XXV Aprile, la rissa è scoppiata per un carrello, con decine di clienti in attesa di poter entrare per fare scorte alimentari.