Si continua

Chi prende il sole, chi porta il cane a chilometri da casa, chi si allena in palestra: altre 76 denunce dei carabinieri

Continuano i controlli dei militari riguardanti il rispetto delle norme per il contenimento del coronavirus

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Savona. Alcuni passeggiavano, altri erano comodamente seduti sulle panchine a bere o sdraiati nelle aree verdi (che pure erano chiuse e recintate) a prendere il sole; altri hanno portato il cane a spasso a molti chilometri da casa; altri hanno continuato a fare sport all’aria aperta; altri addirittura si allenavano in palestra. Sono alcune delle 76 persone denunciate dagli uomini dell’Arma dei Carabinieri nell’ambito dei controlli effettuati nelle giornate di sabato e domenica scorsi per garantire il rispetto delle misure del governo volte a contenere il coronavirus.

Oltre ai controlli, continuano ad aumentare le persone denunciate che, incuranti dei divieti imposti, accampano sempre nuove scuse o cercano nuovi motivi per uscire di casa senza rendersi conto che i primi a rischiare sono proprio loro. Stare chiusi in casa è fondamentale per tutti, per la collettività, per chi come medici, forze dell’ordine e tante altre categorie, è tenuto a continuare a lavorare per aiutare gli altri ma soprattutto è fondamentale per chi invece si ostina ad uscire anche senza motivo. Se restiamo chiusi in casa abbiamo la certezza, laddove non ci sono persone contagiate in famiglia, di essere al sicuro, in nessun modo potremo venire in contatto col virus e quindi non dobbiamo temere. Ogni volta che usciamo siamo esposti al rischio di contagio.

Ora le misure, ancor più restrittive, devono essere rispettate da tutti eppure non mancano fatti al limite dell’incredibile. Solo tra sabato e domenica sono state denunciate 76 persone dagli uomini della compagnia dei carabinieri di Savona.

Gente trovata a spasso, a bere sulle panchine, a prendere il sole anche nelle aree verdi che, seppur non recintate, sono state interdette con nastri e avvisi. E durante i controlli si continuano a trovare ciclisti, sportivi che si spostano lungo l’Aurelia da un comune all’altro, gente che porta a spasso cani a chilometri da casa o, come accaduto in Valbormida, addirittura una palestra aperta e all’interno il titolare e due persone che si allenavano (non si trattava neanche di atleti professionisti).

La denuncia è scattata anche per il titolare e oltre al sequestro penale della palestra è stata inoltrata al prefetto di Savona la proposta di chiusura dell’attività.