Savona. Un cucciolo di cinghiale di pochi chili è stato soccorso dai volontari della Protezione Animali nei boschi del Santuario, sulle alture di Savona.
“Ma non c’è traccia della madre, probabilmente uccisa poco dopo il parto negli ultimi giorni di caccia o da un bracconiere qualche giorno dopo”, hanno affermato da Enpa.
“E’ una femmina di poche settimane, incapace di mangiare da solo e quindi bisognosa di numerose poppate di latte speciale che i volontari le somministrano più volte al giorno; un altro ritrovamento di un piccolo della stessa età è avvenuto in provincia di Genova ed è ora in cura presso il Cras (Centro di recupero di animali selvatici) dell’Enpa a Campomorone”.
“I cinghialini soccorsi sono la palese dimostrazione che, a causa dei cambiamenti climatici ormai noti a tutti (meno che al presidente americano Trump e qualche irremovibile negazionista), le specie selvatiche anticipano la stagione degli amori e le nascite, entro la fine di gennaio in Liguria”.
“Ma ciò non ha impedito alla Regione (giunta Toti/Mai, con l’appoggio di tutti i partiti, ad eccezione di M5S e Verdi) di prolungare la caccia fino al 31 gennaio a diverse specie migratorie ed a volpe e cinghiale e addirittura fino al 10 febbraio a colombacci, cornacchie, gazze e ghiandaie. Vergogna”, hanno concluso i volontari della Protezione Animali savonese.