Liguria. Boom di telefonate al centralino del 112 in queste ore di allarme nazionale per il contagio da coronavirus.
Nella giornata di ieri sono state oltre 5mila le chiamate ricevute dagli operatori incaricati di gestire tutte le richieste di informazioni e supporto, e non solo da parte di potenziali contagiati. Un bombardamento che ha inevitabilmente dilatato i tempi di risposta.
Al numero unico di emergenza si rivolgono infatti le persone obbligate ad auto-denunciarsi per aver avuto contatti con le zone infette nel Nord Italia (al momento sono 139 in Liguria, tutti sottoposti a isolamento domiciliare) ma anche coloro che accusano sintomi influenzali e pensano di essere stati contagiati, anche senza motivo.
Non mancano poi i motivi di intralcio vero e proprio. “Ci sono persone che chiamano solo per sapere se possono fare un viaggio, magari in zone non a rischio – ha riferito l’assessore alla sanità Sonia Viale – e questa non è certo la priorità. Invitiamo quindi a usare un po’ di senso civico per evitare di intasare inutilmente le linee”.
Un boom di telefonate che ha messo il sistema sovraccarico, tanto che la Regione è pronta a varare un piano per rinforzare l’organico con 12 nuove unità, di cui 8 saranno integrate domani e 4 mercoledì. “Non è solo un tema di velocità e risposta, ma anche di appropriatezza – ha commentato il governatore Giovanni Toti -, non possiamo rispondere senza aver formato, abbiamo bisogno di personale altamente specializzato e non di interinali. Il livello delle domande ce lo aspettiamo ancora elevato”.
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