Bergeggi. Arriveranno oggi pomeriggio i risultati del tampone nasale a cui è stato sottoposto un cittadino di Bergeggi che si sospetta possa essere stato contagiato dal coronavirus. Oltre a lui ci sono altre tre persone sottoposte ad isolamento volontario che, al momento, non presentano alcun sintomo. Ad annunciarlo è il sindaco della cittadina rivierasca Roberto Arboscello.
Secondo quanto riferito, si tratta di due coppie: “Il dipartimento di igiene pubblica dell’Asl2 savonese ha confermato che sul nostro territorio ci sono quattro persone positive a ‘link epidemiologico’, cioè di recente erano presenti in aree con focolai o in zone critiche. In particolare, una coppia ha viaggiato all’estero, l’altra ha soggiornato per un giorno o due in zone rosse, Codogno o Casalpusterlengo. Si tratta di tre persone residenti e una domiciliata a Bergeggi, quindi non si tratta di turisti. Le prime informazioni, che hanno iniziato a circolare ieri, volevano si trattasse di turisti provenienti da Casalpusterlengo. In realtà ci sono sì famiglie provenienti da quella località che sovente vengono a Bergeggi, ma non si tratta di loro: queste persone sono ‘confinate’ nella loro città di origine”.
“Tutte e quattro si sono auto-denunciate all’Asl, che ha attivato i protocolli necessari, cioè la quarantena domiciliare. Sono in isolamento volontario dal 23/24 febbraio e sono ormai alla fine della quarantena. Fino a ieri tutte presentavano un buono stato di salute. Una, però, ha accusato una sintomatologia, quindi è passata da essere positiva al link epidemiologico alla positività sanitaria. A questo punto, come da protocollo è scattato il trasferimento al San Paolo di Savona”.
Lo staff medico ha dato il via agli accertamenti del caso. I risultati del tampone nasale saranno comunicati da Asl al sindaco Arboscello nel corso del pomeriggio: “Nel caso il test dovesse essere positivo saranno messe in atto le misure del caso. Al momento la situazione è tranquilla. Ieri alle 9 il Comune ha attivato il Centro Operativo Comunale della protezione civile e perciò siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni del caso. Ero al corrente del fatto che ci fossero alcune persone sotto osservazione, ma non del fatto che una di queste fosse stata sottoposta a tampone per sospetto contagio. Sicuramente il sindaco doveva essere informato di questi fatti, ma l’importante è che questo black-out comunicativo non abbia creato danni alla salute pubblica. In questo senso la procedura ha funzionato alla perfezione”.
“Stiamo vivendo momenti frenetici e per questo vorrei rivolgere un ringraziamento all’autorità sanitaria locale che sta svolgendo un lavoro veramente molto gravoso, sia in termini quantitativi che qualitativi”, conclude Arboscello.