Provincia. “Ristorante ‘Liguria’, menù del mese a base di varianti, raddoppi, spostamenti a monte ed autostrade”. Inizia così la nota ufficiale del direttivo del comitato per la salvaguardia del territorio e della tutela della popolazione e delle attività produttiva.
Spiegano dal comitato: “La parola d’ordine del momento, in tutte le assemblee e tavole rotonde, è ‘Grandi Opere’, pensate per togliere la Liguria dall’isolamento. In realtà, la sola progettazione e realizzazione di tali infrastrutture richiederebbe invece “Grandi” periodi di tempo, “Grandi” costi (almeno 15 miliardi) e comporterebbe ‘Grandi’ danni, ambientali e paesaggistici. Al contrario, dati gli ultimi eventi, la mancanza di manutenzione risulta essere causa dello stesso isolamento che si cerca di evitare. Su tale base e a motivo della naturale configurazione e morfologia del territorio, anziché “sventrare” con gallerie, viadotti, sbancamenti e discariche, sarebbero necessarie maggiori cure ed ammodernamenti circa ciò che è già esistente. Per avvalorare tale tesi, ove ad esempio lo spostamento a monte è già avvenuto, togliendo i binari e le stazioni dai centri urbani, si è allontanato il servizio a pendolari, cittadini e turisti causando un crollo di passeggeri sulla tratta, e quindi un effetto contrario a quello preventivato: grandi spese senza benefici”.
“Il 3 di Febbraio, presso la IV Commissione Territorio ed Ambiente del Consiglio Regionale della Liguria, si svolgerà l’audizione per lo spostamento a monte della ferrovia Finale – Andora, alla quale siamo stati invitati insieme agli altri rappresentanti della società civile. Occasione questa che non ci faremo sfuggire, per dimostrare le ragioni e le evidenze contro questo scellerato progetto” concludono.