Savona. Neanche il tempo di inaugurare la sede savonese di “Cambiamo!”, il movimento che fa capo a Giovanni Toti, che arriva la risposta “virtuale” dei forzisti savonesi. Ieri sera, infatti, il gruppo nostrano di Forza Italia si è ritrovato per un brindisi natalizio al Mivida, locale di Corso Italia la cui titolare, Susanna Karunaratne, è consigliere comunale di maggioranza.
Guardando l’elenco dei presenti si riesce a carpire qualche indizio sulla ormai imminente “battaglia” per le elezioni regionali. Soprattutto raffrontandolo con quello di chi, invece, ha deciso di partecipare domenica all’apertura del point di Toti che, tra le altre cose, fungerà anche da “quartier generale” di Angelo Vaccarezza.
A spiccare, neanche a dirlo, è la presenza del sindaco Ilaria Caprioglio che, invece, non è intervenuta domenica all’inaugurazione del point di via Pia. Un ulteriore segnale di distacco da Toti dopo la partecipazione all’incontro voluto pochi giorni fa dall’ex ministro Claudio Scajola nella “sua” Imperia.
Con lei c’erano gli assessori forzisti Pietro Santi e Ileana Romagnoli, quelli “civici” Doriana Rodino e Andrea Sotgiu e alcuni consiglieri comunali (nella foto il medico Francesco Versace), ma anche alcuni “ospiti eccellenti”. Su tutte Marco Melgrati, sindaco di Alassio attualmente sospeso per la legge Severini dopo la condanna nel processo “Spese Pazze”, e il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco che, salvo ribaltoni, sarà il prossimo coordinatore regionale del partito.
Alla voce “indizi” va messa anche l’assenza ieri sera del terzo assessore “civico”, Maurizio Scaramuzza, che invece era presente (unico della giunta) all’inaugurazione del point di Toti. Una discrepanza che cozza con la storia dei due (Caprioglio e Scaramuzza sono da sempre molto vicini), ma che potrebbe invece confermare le voci che da qualche tempo si rincorrono su un presunto avvicinamento dell’assessore allo Sport alla Lega. Scaramuzza però smentisce: “In realtà ieri sera non c’ero semplicemente perché stavo lavorando in negozio. E allo stesso modo non sono andato alla cena della Lega, a cui ero invitato. C’ero domenica mattina perché era l’unica delle tre occasioni in cui ero libero da impegni. Io pronto a passare alla Lega? No…”.







