Savona. Conclusa l’allerta meteo rossa (e anche quella arancione) è stato riaperto al traffico il tratto di A6 compreso tra Altare e Savona.
Questa mattina sono stati effettuati i controlli tecnici volti ad accertare le condizioni del movimento franoso avvenuto lo scorso 24 novembre all’altezza del viadotto di Madonna del Monte.
Accertata la sussistenza delle necessarie condizioni di sicurezza, la tratta è stata riaperta.
Secondo il protocollo siglato tre settimane fa in Prefettura, sono tre i motivi, ben distinti e “indipendenti” tra loro, che possono portare a nuove interdizioni del tratto “Savona-Altare”.
La prima motivazione riguarda proprio i vari livelli di allerta meteo. In caso di allerta rossa, la chiusura scatta “in automatico” per tutto il periodo dell’allerta: ecco quindi che domani alle 8, qualsiasi sia lo scenario meteo, la sbarra “calerà” sul viadotto.
Ma esistono altre due possibili ragioni di chiusura, legate ai sensori installati nei pressi del punto franato. Esistono due sistemi di sensori differenti, entrambi monitorati da Fondazione Cima e Università di Firenze. Il terzo, infine, riguarda i livelli di allerta meteo. Il primo sistema misura la quantità di pioggia caduta sul posto e in caso di superamento di una certa soglia scatta la chiusura. Ed è proprio quanto potrebbe accadere nelle prossime ore: se la quantità di pioggia che cadrà da ora alle 8 di domattina dovesse superare la soglia stabilita, la chiusura scatterà anticipatamente.
Il secondo sistema, invece, è legato al movimento della frana: in caso venga registrato uno smottamento (o simile) superiore ad una certa entità, ci sarà una nuova chiusura.
Nota conclusiva importante: tutti e tre i sistemi sono automatici, il che significa che sono previsti proprio dal protocollo siglato in Prefettura e si attueranno senza alcun passaggio burocratico e/o altra autorizzazione.