Calice Ligure. Non capita tutti i giorni di essere seduti al bar e, tra un caffè e l’altro, avere anche la fortuna di poter ammirare un presepe interamente fatto a mano.
È quello che succede a Calice Ligure, all’interno del bar Viola, dove un gruppo di amici seduti al tavolo – proprio come in una vecchia canzone – durante una sera di tre anni fa decise di dare vita ad un presepe capace di riprodurre e raccontare la storia del paese.
Nasce così, con la voglia di esaltare le tradizioni e ricordare gli usi e i costumi di un tempo, un piccolo capolavoro che coinvolge ogni giorno molti paesani. “Ogni giorno”, sì. Perché il presepe di Calice Ligure è in costante trasformazione. Così “capita spesso – come ci racconta Luca Decia, uno dei suoi ideatori – che ci siano delle novità, e se serve una scala in legno, c’è sempre qualcuno che si mette subito a disposizione per realizzarla”.
Le statuine utilizzate per la composizione, realizzate con pasta di gesso, sono tutte costruite a mano con materiali di recupero, dalle basi sino all’apice. La rappresentazione della vita del paese intorno agli anni 30, poi, aggiunge un ulteriore tocco di fascino alla bellezza dell’opera.
Vera e propria attrazione locale, il presepe di Calice Ligure da due anni è visibile presso il bar Viola e quest’anno, rispetto allo scorso anno, presenta alcune novità. Alla composizione, infatti, si è aggiunta la piazza Cesio con l’Osteria “Du Selou” (famosa per le sue galline bollite) e il vecchio frantoio di Lenin.
Un’opera curata nei minimi dettagli, che cresce di anno in anno grazie al coinvolgimento di una comunità che, nonostante il passare del tempo, vuole continuare a custodire e valorizzare le proprie tradizioni.






























