Albenga. Ci vorrà tempo ma forse stavolta ci siamo… E’ il raddoppio ferroviario, nella tratta tra Andora e Finale Ligure, al centro dell’atteso incontro nella sala consiliare di Albenga con il sottosegretario al MIT Salvatore Margiotta, accompagnato dall’On. Franco Vazio e dal consigliere regionale del Pd Mauro Righello, oltre alla presenza del parlamentare del territorio Paolo Ripamonti (Lega).
Una sala gremita di sindaci e amministratori del ponente savonese, in attesa di avere risposte sull’opera, inserita nel contratto di programma con RFI dal Governo con i relativi finanziamenti.
Ad aprire l’incontro il sindaco Riccardo Tomatis che ha colto l’occasione per ringraziare tutti i primi cittadini e gli amministratori presenti nonostante le difficoltà che il maltempo degli ultimi giorni ha lasciato sul territorio. Un territorio fortemente martoriato che ha subito ingenti danni sia alle attività agricole e commerciali, che, sopratutto, alle infrastrutture (in particolare con il crollo del viadotto sull’A6).
Afferma Riccardo Tomatis:”Il tema del raddoppio ferroviario e delle infrastrutture è importantissimo, specie in un territorio fragile come il nostro. Proprio in considerazione di questa fragilità, naturalmente, vorrei sottolineare che lo spostamento a monte della ferrovia deve prendere in considerazione anche il mantenimento della massicciata ferroviaria che protegge la nostra piana e deve essere soggetta a manutenzione.”

L’On. Franco Vazio sottolinea: “Vorrei ringraziare i sindaci e i consiglieri che in queste giornate si sono trasformati in operatori della protezione civile. Impossibile non parlare oggi del crollo del viadotto sull’A6 che poteva essere una immane tragedia”.
“Credo che sia necessario reperire risorse per intervenire in urgenza, ma anche per riuscire a costruire nuove opere in grado di superare una debolezza infrastrutturale che purtroppo esiste in questo territorio. La Liguria ha subito il crollo del Ponte Morandi che l’ha divisa in due e adesso si è aggiunta una grave difficoltà nei collegamenti con il Piemonte”.
“Dobbiamo creare le condizioni politiche per costruire infrastrutture che non mandino in sofferenza la nostra economia. Il raddoppio ferroviario non è importante solo per il turismo, ma anche per il commercio e rappresenta una necessità specie in una logica emergenziale come quella che stiamo vivendo” conclude Vazio.
La richiesta dei comuni è chiara: “Accelerare sulla progettazione, anche per i tempi lunghi che necessita sul fronte dei tracciati e della tutela ambientale e del territorio”. Dunque, in relazione all’emergenza infrastrutturale, appaiono superate alcune divergenze campanilistiche su fermate o altro: il ponente è pronto a marciare in maniera unita per realizzare il progetto.
“Ci sono tratti a binario unico, se un treno si blocca è la paralisi… E’ chiaro che bisogna accelerare sull’iter amministrativo e sugli aspetti progettuali” hanno ribadito i sindaci in maniera unanime.
Il sottosegretario ha sototlineato: “Dopo pochi giorni dalla mia nomina Vazio mi ha contattato sottoponendomi l’argomento – afferma Margiotta – . Ho avuto un colloquio con l’ing. Gentile di RFI e mi sento di poter dare alcune garanzie. Esiste un progetto definitivo che risale al 2012. L’opera complessivamente costerà un miliardo e mezzo di euro”.
“Sei mesi per l’aggiornamento della progettazione definitiva, dal costo di 10 mln di euro, si tratta non di un progetto ex novo, ma di ripartire dalle basi degli ultimi anni, inoltre ci sono già a disposizione 270 mln di euro, c’è la volontà di Rfi e del Governo, inoltre oggi vedo una condivisione da parte di tutti gli amministratori del territorio, un segnale molto positivo”.
“Dai primi mesi del 2020 si lavorerà sulla progettazione definitiva, facendo partire l’iter: per accelerare i tempi si sta ipotizzando di affidare la gestione dell’opera ad un commissario speciale (prevede una tempistica di 87 giorni), che potrebbe essere anche Rfi, sulla base di altre esperienze italiane che hanno funzionato” ha aggiunto.
“Non voglio fare promesse sulle tempistiche, ma spero entro il 2020 che il progetto finale e definitivo sia pronto e a disposizione per i successivi passaggi autorizzati“.

Ma non solo raddoppio: il senatore Ripamonti e alcuni sindaci del territorio hanno sottolineato anche l’importanza di tornare a parlare dell’Albenga-Pedrosa tema sul quale il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvatore Margiotta si è riservato di tornare.
Il sottosegretario Margiotta ha infatti risposto, proprio nella fase emergenziale post allerta meteo con al centro la carenza infrastrutturale, anche sul collegamento autostradale Albenga-Carcare-Predosa, rispolverato dai cassetti ministeriali dopo essere stato sollecitato negli anni scorsi e poi affossato per questioni di compatibilità ambientale: “Riprenderò in mano le carte e il progetto, vedremo le possibilità di realizzare anche quest’opera che, assieme al raddoppio ferroviario, potrebbe rappresentare la rinascita infrastrutturale di una terra difficile come la Liguria” ha concluso il sottosegretario Margiotta.
LA DIRETTA di IVG.IT