Provincia. “A6 aperta entro 24 ore. Cadibona nel weekend” è questo quanto emerso dall’ultimo vertice in Prefettura, con comunicazione del presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, concluso pochi minuti fa.
“Non si può parlare di fumata nera, ma di fumata grigia. Un grigio che si schiarisce minuto dopo minuto, – ha esordito Olivieri, che è partito dalla situazione complicata dell’A6 dopo il crollo del viadotto avvenuto domenica. – Non si tratta di una questione in cui Provincia ha competenza diretta, ma che ha generato e genera ripercussioni in tutto il territorio provinciale. Non so dare una data e un orario precisi. So che Prefettura, Autostrada e Fondazione Cima hanno lavorato al meglio e confido nella riapertura del tratto dell’A6 entro 24 ore“.
Da una criticità (situazione A6) ad un’altra: la chiusura della Sp29 del colle di Cadibona, che ha creato e continua a creare disagi in termini di viabilità, al punto da essere stata ribattezza come “una coda perenne”.
“A breve tornerò sulla Sp29 del colle di Cadibona, – ha proseguito Olivieri. – Stanno lavorando 5 squadre di 3 ditte diverse senza sosta e abbiamo trovato soluzioni ai problemi che si sono venuti a creare: vogliamo garantire una riapertura che sia il più definitiva possibile. Puntiamo alla riapertura a doppio senso direttamente, ma ciò necessità ancora di lavoro. Diciamo che entro l’inizio del finesettimana dovremmo tornare ad una situazione di parziale normalità“, ha concluso Olivieri.
A confermare le parole di Olivieri, sono arrivate anche quelle del governatore della Regione Liguria Giovanni Toti (più ottimista sulla situazione del “Cadibona”): “È stato firmato in Prefettura a Savona, il protocollo di gestione del piano di monitoraggio e sicurezza della A6 Torino-Savona, indispensabile per la riapertura del tratto interessato da un crollo in seguito a una frana sulla carreggiata nord domenica scorsa. Autostrada dei Fiori sta lavorando per riaprire domani la carreggiata sud a doppio senso di marcia con salto di carreggiata. A breve verrà comunicato l’orario preciso”.
“Lo slittamento è stato reso necessario da ulteriori integrazioni e verifiche, dopo le forti piogge della giornata di ieri. La sicurezza dei cittadini è al primo posto, quindi è stato giustamente ritenuto di aspettare qualche ora in più. Ringrazio personalmente la Prefettura di Savona, il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e la Protezione Civile regionale, la Fondazione Cima, il Comune di Savona e le Forze dell’Ordine per il lavoro svolto così celermente da permettere una riapertura record che rappresenta un passo fondamentale per il ritorno alla normalità della nostra Regione, in particolare per la viabilità della Val Bormida. Domani dovremmo essere in grado di riaprire anche la SP 29 di Cadibona e liberare così la valle dall’isolamento”, ha concluso.