Lettera al direttore

Lettera

La fragilità del nostro territorio: l’analisi di Franco Astengo

"E' la Liguria una terra leggiadra, il sasso ardente, l'argilla polita.."

Alassio allerta maltempo mareggiata

Lettera. “E’ la Liguria una terra leggiadra, il sasso ardente, l’argilla polita..” le parole di Cardarelli mi suonano in testa mentre assisto ai disastri di queste ultime ore e la memoria torna indietro ben oltre al crollo del Ponte Morandi, così scenograficamente ripetuto dall’analogo episodio riguardante il viadotto della Savona – Torino.

Così è il caso di ritornare ancora una volta sulla fragilità del nostro territorio: una fragilità antica per questo corridoio stretto tra i monti e il mare .

Un territorio formato su di una pietra fragile che qualcuno pensava eterna di cui nell’800 si innamorarono i poeti inglesi e i granduchi russi.

E’ banale ma non si possono dimenticare le responsabilità nostre, dell’aver costretto questa terra a soffrire sotto l’incalzare del cemento gettato lì per fare soldi con politiche dissennate e speculazioni folli.

Oggi si reclamano “piani strutturali” per recuperare una terra sempre più difficile da vivere, abitare, lavorare.

Guardando al passato si scorgono responsabilità enormi da parte di chi ha preteso governare operano in modo da offendere ogni possibile equilibrio tra presenza umana, territorio, natura.

Con l’attribuzione delle responsabilità non si risolvono certo problemi di questa portata .

Ancora una volta ai liguri soccombenti non resterà che rimboccarsi le maniche come sempre è avvenuto all’indomani di simili tragedie.

Anche questa volta sarà inutile aspettarsi l’esercizio di una saggezza che nel passato è proprio mancata da parte di coloro che avrebbero avuto il dovere di esercitarla.

leggi anche
situazione post allerta rossa
Territorio in ginocchio
Danni maltempo, Ciangherotti (FI): “Serve mettere subito in atto un piano di messa in sicurezza del territorio”