Val Bormida. “Occorre un piano straordinario di messa in sicurezza di questo territorio“. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante l’incontro presso la Provincia a Savona per fare il punto della situazione dopo il crollo del viadotto della A6 e i danni ingenti nel savonese.
“Ora dobbiamo mettere in campo una task force per riaprire le strade provinciali e comunali e rendere possibili i collegamenti per la Val Bormida: come Regione abbiamo messo in campo risorse proprie, ma serve uno sforzo in più per un piano globale di messa in sicurezza che si faccia il giorno prima, in modo da garantire una maggiore tenuta di nostre infrastrutture. Con il Dipartimento nazionale della Protezione civile aggiorneremo le somme urgenze“.
“A questo punto speriamo solo che la nottata si chiuda con una buona notizia e che nessuno sia rimasto coinvolto nel crollo del viadotto” ha aggiunto.
Secondo una prima stima ammontano ad almeno 15 mln di euro i danni alla viabilità provinciale sui vari fronti, a seguito delle frane e degli smottamenti. “Chiederemo lo stato di emergenza, o meglio una estensione dello stato di emergenza rispetto alla precedente ondata di maltempo, e vedremo i danni complessivi anche per tutta la Liguria”.
“Ora la priorità è ridare condizioni di vita idonee alla popolazione, in particolare alle persone isolate e sfollate” ha affermato ancora il governatore ligure.
In tutto sono quindici le strade provinciali chiuse e si interverrà per somme urgenze, in primis il Cadibona e le altre arterie di collegamento dell’entroterra savonese. E’ stato riaperto un binario sulla linea ferroviaria Savona-Cairo-Torino.
E per domani alle 9 e 30 è attesa la visita del ministro alle infrastrutture Paola De Micheli per un sopralluogo e un successivo vertice in Prefettura. A seguire alle 11, nella sala della Provincia di Savona Toti, Giampedrone e Viale incontreranno, insieme al presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri, i sindaci dei comuni colpiti dal maltempo nel savonese.
Quello dei collegamenti è una priorità assoluta, anche per l’ambito portuale e turistico, senza contare tutto il settore dell’autotrasporto e il transito dei mezzi pesanti.
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